E’ arrivata la tanto attesa e invocata deroga che l’attività venatoria sul territorio calabrese.
Nei giorni scorsi aveva suscitato grandi polemiche e destato grandi preoccupazioni, specie nell’Area
della Città Metropolitana di Reggio Calabria, l’Ordinanza n. 5 del 02.10.2024 del Commissario
Straordinario Nazionale per l’emergenza PSA Giovanni Filippini che, di fatto, inibiva la caccia sia
in zona “1” che in zona “2” del territorio reggino.
Proprio per questo e per l’assenza di misure di contenimento atte a contenere la proliferazione dei
cinghiali, si era levata alta la protesta del Consigliere Regionale Mattiani che insieme al Commissario
della Lega in Calabria, Rossano Sasso, si era fatto carico delle istanze del territorio facendole
giungere direttamente a Roma sulla scrivania di Filippini.
La notizia di oggi, evidentemente, costituisce un risultato che premia l’attività politica condotta:
“Abbiamo fatto presente al Commissario Filippini le difficoltà dei nostri agricoltori e allevatori e l’inutilità, ai fini del contenimento della PSA, della totale chiusura dell’attività venatoria nel territorio reggino. Per questo abbiamo richiesto l’apertura immediata della caccia al cinghiale nelle aree cuscinetto non colpite dalla PSA, prolungandola oltre il 2 gennaio 2025, come previsto dal calendario venatorio.”.
Il Consigliere Mattiani non nasconde tutta la sua soddisfazione per la riapertura della caccia:
“Sono davvero soddisfatto per il risultato raggiunto. Con la firma del parere autorizzatorio da parte del Commissario straordinario alla Psa, Giovanni Filippini, sarà possibile far ripartire l’attività venatoria in zona di restrizione I, così da consentire il prolungamento delle attività di controllo della popolazione dei cinghiali. Indi, così come richiesto, sarà possibile condurre attività venatoria al cinghiale in braccata, in selezione e controllo proprio nelle zone soggette a restrizione I. Adesso è necessario lavorare per il restringimento delle zone rosse “2”, fino alla loro completa eliminazione una volta sconfitta definitivamente la PSA.”.
E ancora:
“Un’azione politica incessante e determinata quella nostra condotta. Il raggiungimento dell’obiettivo sperato segna un primo importante passo verso la normalizzazione della situazione. Pur tenendo alta la guardia contro la diffusione della Peste Suina Africana, dobbiamo continuare ad ascoltare il nostro territorio, dare voce alla nostra gente, ai nostri imprenditori, confrontarci ed interagire con Loro e, contestualmente, fare il possibile per arginare il fenomeno della proliferazione incontrollata dei cinghiali, ma con una chiara strategia che non può essere quella dell’autolesionismo. A riprova di quanto detto mi fa piacere ricordare che parallelamente all’iniziativa volta a far ripartire l’attività venatoria, come Regione Calabria siamo già intervenuti in maniera decisa per tutelare le produzioni agricole e gli allevamenti dai danni derivanti dalle aggressioni della fauna selvatica e dalle avversità atmosferiche. Il riferimento è al bando diretto a supportare investimenti in opere di protezione delle colture agricole e degli allevamenti
dalla fauna selvatica, oltre che dalle conseguenze delle sempre più improvvise e violente ondate di maltempo”.
E conclude:
“E’ doveroso da parte mia ringraziare il Commissario Filippini per la sensibilità dimostrata e il Commissario della Lega Sasso che ha supportato l’azione politica intrapresa e le Associazioni di categoria con le quali abbiamo avuto un incessante confronto sulla tematica e con le quali continueremo nel percorso di interlocuzione avviato.”