La morte di Martina Guzzi potrebbe, finalmente, avere una ragione. Anche se, quando a morire è una giovanissima, la ragione non serve e a nulla. La 25enne di Simeri Mare è deceduta a causa del malfunzionamento di un airbag, prodotto dall’azienda giapponese Takata, ora fallita. Sulle indagini condotte si è espressa anche il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FDI) che ha parlato di “terribile tragedia”.

“La relazione preliminare depositata dai consulenti della Procura – dichiara Ferro – avvalora ulteriormente quanto emerso dalle indagini condotte dalla Sezione della Polizia Stradale di Catanzaro sulla morte di una ragazza di 24 anni in seguito ad un incidente stradale. La causa del decesso sarebbe infatti il difettoso funzionamento del sistema di detonazione dell’airbag installato sulla autovettura condotta dalla vittima”.

“La giovane Martina sarebbe la prima vittima in Italia del famigerato airbag Takata, installato su milioni di auto, che avrebbe causato decine di morti e centinaia di feriti in tutto il mondo. Rivolgo un plauso alla Polizia stradale di Catanzaro che, attraverso l’attività di indagine coordinata della Procura, ha fatto luce su questa terribile tragedia, e ha soprattutto sollecitato l’attenzione dei proprietari delle auto interessate, il cui utilizzo può risultare estremamente pericoloso, a prestare la massima attenzione alle campagne di richiamo”

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