“Non ci dimettiamo, abbiamo giurato fedeltà alla Costituzione. Nel momento difficile ho il dovere inderogabile di restare al mio posto per difendere la mia città». E’ il passaggio chiave delle comunicazioni del sindaco di Marina di Gioiosa Domenico Vestito durante il Consiglio Comunale di ieri pomeriggio. Il primo cittadino ha ritenuto doveroso informare l’intero consesso e i cittadini sulla Commissione d’accesso agli atti, insediata in municipio dallo scorso 13 febbraio. «Serve distinguere per non confondere– ripete più volte Vestito– Non sono qui a celebrare una autodifesa ne ad inscenare
processi pubblici o di piazza, di cui francamente non se ne sente bisogno». L’Amministrazione
Comunale ha consegnato ai commissari prefittizi tutta la documentazione richiesta, circa 60 mila documenti protocollati e migliaia di delibere. «La ‘ndrangheta è una presenza reale e non metafisica – ha rimarcato Domenico Vestito – Nel nostro percorso amministrativo abbiamo fatto di tutto per invertire la rotta, ma questo momento peserà sul governo del paese. Siamo qui grazie al voto popolare – ha aggiunto il sindaco – Abbiamo giurato fedeltà alla Costituzione». Per Vestito tuttavia «Serve equilibrio di analisi
e di valutazione. Questa nostra città ha bisogno di liberarsi dalle scorie del sospetto e del pregiudizio dilagante. Dopo il 13 febbraio nulla sarà più come prima. Governare con questo stato d’animo non è facile, ma le dimissioni darebbero un senso di resa e farebbero passare un messaggio di sfiducia soprattutto tra i giovani. Confermiamo – ha concluso – il nostro impegno per il bene del paese».
Alle comunicazioni del primo cittadino hanno replicato i consiglieri di minoranza Mariateresa Badolisani e Pasquale Mesiti. «Mi auguro che non ci siano rilievi tali da determinare lo scioglimento – ha affermato Badolisani – È un fatto gravissimo che non può lasciarci indifferenti. Le comunicazioni del
sindaco sono arrivate in ritardo. Nessuno – ha chiosato l’avvocato – può gioire».
Ilario Balì

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