COMUNICATO STAMPA

In tempi come questi, in cui si assiste quasi inermi al progressivo smantellamento di ospedali e strutture sanitarie territoriali, è utile ricordare quando, quasi un secolo fa, i contadini di un piccolo centro dell’entroterra locrideo diedero vita a una rivolta per rivendicare diritti basilari, come l’assistenza di un medico condotto e di un’ostetrica.

Ne scaturì “La prima rivolta contadina della Calabria” nella Benestare del 1906 che l’ex sindaco del paese di gesso, Rosario Rocca, narra nell’omonimo saggio pubblicato pochi giorni fa da Calabria Letteraria Editrice.

Con l’inconfondibile stile narrativo già apprezzato all’uscita del suo primo romanzo “Il tempo del mandorlo”, Rocca racconta quegli attimi concitati, la vita semplice e spartana di quei tempi, le sacrosante rivendicazioni represse da uno Stato che, come scrive Ilario Ammendolia nella prefazione “si presentava ancora con il volto dell’esattore e la visiera del carabiniere”. Furono due uomini in divisa, in rappresentanza di quello Stato, a spegnere nel sangue la rivolta.

Ma fu solo l’inizio di quei tumulti che scoppiarono nella nostra regione, ad opera di chi, inevitabilmente non scolarizzato e disorganizzato, poteva fare valere solo la forza della disperazione. Prima di essere punito e condannato perché povero.

Di quella fase storica e del suo significato si parlerà nel corso della presentazione del libro di Rocca che avrà luogo venerdì I settembre alle 21,30 al Mariciò sul lumgomare di Marina di Gioiosa Ionica.

Gianluca Albanese dialoga con l’autore.