Riceviamo e pubblichiamo:

Come già fatto in passato, continuo a glissare sulle offese ricevute sul piano personale dal primo cittadino di Marina di Gioiosa Jonica. Distinguersi …per non confondere!
Attendo fiducioso e sereno risposta istituzionale e ufficiale a domande che, ricordo, ho formulato nella qualità di consigliere comunale e nell’interesse della collettività, attraverso una interrogazione. Risposte che spero siano chiare e non scritte in un politichese di comodo significativo del tutto e del suo contrario.
A tale ultimo proposito, vorrei solo precisare che i dati in mio possesso e che il primo cittadino di Marina di Gioiosa Jonica ha definito frutto di approssimazione e ascolto dei “si dice”, derivano – come sarebbe stato intellegibile anche ai meno scolarizzati (ma intellettualmente onesti) tra i cittadini che avessero letto la mia interrogazione – da passi rinvenuti nella delibera di Giunta Municipale n. 92/2017.
A caldo, chi presiede l’amministrazione comunale cittadina afferma che il finanziamento è “non perso”. Dice anche che la sua amministrazione sta facendo molto per recuperarlo. Ecco, siccome non mi risulta che – almeno in assenza di altri provvedimenti amministrativi o giurisdizionali aventi numero di registro e data certa – il Diritto Amministrativo italiano contempli l’esistenza dell’atto nè vivo nè morto, dell’atto “nonsferatu”, il sottoscritto, così come tanti altri cittadini, è in ansioso di conoscere ufficialmente al più presto cosa si nasconda dietro le locuzioni scritte in perfetto italiano a cavallo tra la pagina 2 e la pagina 3 della suddetta delibera ed in cui si afferma, prima che, almeno dall’agosto 2016, “è in corso la revoca” del suddetto finanziamento, poi, più sotto, che “l’occasione della pubblicazione del bando regionale sopra citato rappresenta l’unica opportunità perseguibile per il raggiungimento degli obiettivi anzidetti, in ASSENZA di altre tipologie di finanziamento al momento disponibili”.
Non so che stima abbia l’illustre giurista e capo della compagine che ha emesso detto atto della sua Giunta ma, ripeto, almeno per quanto risulta al sottoscritto, le delibere di Giunta Municipale non sono annoverate dalla rimanente dottrina sulle fonti tra le “voci di corridoio”, tra i “si dice”.
Ad ogni buon fine, confidando nelle capacità dei lettori (intellettualmente onesti), allego lo stralcio della delibera contenente i passaggi sopra evidenziati.

Cons. Pasquale Mesiti