Riservato. Una parola, che è alla base di tutto ciò che emerge dagli sviluppi della dialettica in corso dopo lo scioglimento per mafia dell’amministrazione comunale di Marina di Gioiosa Jonica, avvenuto per decreto nel novembre scorso. Riservato è il termine con il quale la prefettura di Reggio Calabria ha motivato il mancato accesso agli atti richiesto dall’ormai ex giunta comunale e, pare, da alcuni consiglieri comunali, che erano all’opposizione nel civico consesso.
Il sindaco e anche gli assessori, che da da subito hanno manifestato l’intenzione di ricorrere contro con lo scioglimento del comune, avevano nelle settimane scorse chiesto di poter visionare gli atti, nel chiaro intento di formulare le eventuali controdeduzioni.
La tensione nel centro ionico è alta. Lo sciolgimento ha aperto una dialettica molto intensa, che accoglie i pensieri più diversi e forse genera anche confusione.
La politica sembra spiazzata al momento e non sembra intenzionata ad impegnarsi da subito a ritrovare nuove energie in prospettiva. Il dato è certo: i commissari straordinari opereranno da 18 a 24 mesi, salvo cambiamenti epocali, al momento non previsti, e sarà uno spazio di tempo necessario per ricostruire nuovi percorsi.
Enzo Romeo – http://www.ildispaccio.it/