Sindaco, allora, cosa ci può dire di questa ordinanza di demolizione che ha riguardato il Miramare?

Non mi pare ci sia granché da aggiungere. Si tratta di un atto dovuto da parte del Comune, in seguito ad una circostanziata segnalazione pervenuta dall’autorità marittima, con la quale la mia Amministrazione intrattiene costanti rapporti di leale e fattiva collaborazione. Un provvedimento che rientra, inoltre, nel quadro di una rinnovata responsabilità, in tema di governo del territorio, che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti fin dall’atto del proprio insediamento e che ci ha visti compiere scelte significative e, per molti versi, rivoluzionarie.

Era stato informato di questo provvedimento così significativo?

Certo che ero stato informato. Come tutti i provvedimenti di maggiore impatto, anche questo è stato assunto in un atteggiamento di assoluta e totale condivisione e corresponsabilità tra gli organi di indirizzo politico e quelli gestionali. Le dirò di più. In tema di urbanistica, uno dei primi atti compiuti dalla mia Amministrazione è stato quello di costituire una speciale unità per la prevenzione e il contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio. Organismo nel quale siedono tutti i capi area, gli assessori, il segretario generale ed è presieduto dal Sindaco. In quella sede vengono assunte le decisioni più importanti su questo delicato fronte e fissate le priorità operative, senza sconti nei confronti di nessuno, senza sacche di impunità, ma cercando di contemperare le esigenze del rigore con quelle dell’equità sociale.

Certamente questa ordinanza non l’ha lasciata indifferente.

Ma guardi, non si tratti di essere più o meno indifferenti, quanto di perseguire una visione chiara del governo del territorio. Dobbiamo scegliere se continuare sulla strada dei condoni o della responsabilità, del consumo indiscriminato di suolo o di quello programmato e razionale, dell’”ognuno fa quello che vuole” o del controllo. Noi abbiamo scelto la seconda via, senz’altro più faticosa e in salita, ma certamente carica di prospettive. Parliamo in continuazione di “vocazione turistica”. Il governo responsabile del territorio è il presupposto fondamentale, altrimenti facciamo solo tante chiacchiere a buon mercato. Proprio in questo senso insieme ad altri comuni abbiamo aderito al Contratto di Costa e di Fiume, per rigenerare, insieme, la visione urbanistica della Locride.

A che punto sono gli strumenti di pianificazione territoriale a Marina di Gioiosa Ionica?

Sono in uno stato avanzatissimo. Nelle scorso mese di maggio abbiamo adottato il Piano Comunale Spiaggia, per il quale il 30 giugno si è chiusa la fase delle osservazioni e a settembre si concluderà la conferenza dei servizi. Contiamo di approvarlo definitivamente nel mese di ottobre. Il Piano Strutturale Comunale, invece, è stato consegnato dai progettisti negli scorsi giorni ed è stato già inviato all’ex genio civile per il parere. Si tratta di traguardi di primissimo piano, impensabili quando ci siamo insediati.

 LR