Mancherebbero all’appello ancora 14 passeggeri tra quelli messi in salvo dalla nave Euroferry Olympia della Grimaldi Lines, il traghetto dove la scorsa notte è scoppiato un incendio mentre si trovava a circa 10 miglia a nord dell’isola di Corfù. La Guardia costiera greca e le autorità del porto di Corfù confermano questa cifra. Intanto sono stati rintracciati i due camionisti bulgari dati inizialmente per dispersi all’interno della stiva.

Ci sarebbe, secondo soccorritori e inquirenti, una discrepanza di 14 nomi tra la lista delle persone recuperate e messe in salvo e quella ufficiale dei presenti a bordo, in tutto 239 passeggeri di diverse nazionalità e 51 membri dell’equipaggio, italiani e greci. Presenti 153 mezzi commerciali (tra camion e semirimorchi), nonché 32 veicoli al seguito dei passeggeri. Al momento la società armatrice sta verificando le liste dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio per gli opportuni riscontri.

La ricostruzione

La nave è salpata, all’1.20 locale, dal porto di Igoumenitsa con destinazione Brindisi. Tutto è cominciato alle prime luci dell’alba, a circa 10 miglia a largo di Corfù: un grave incendio si è propagato dal garage 3. L’equipaggio della nave è subito intervenuto per domare il rogo con i mezzi di bordo e il comandante ha deciso l’abbandono dell’imbarcazione attraverso le scialuppe di salvataggio. Nel frattempo, il comandante stesso contattava il quartier generale della Grimaldi. Le persone evacuate sono state tratte in salvo da una unità della Guardia di Finanza italiana e da quattro della Guardia Costiera Greca che si trovavano in zona, poi dirette verso il porto di Corfù.

La situazione della nave

Il traghetto Euroferry Olympia è attualmente “alla deriva in acque albanesi”, come riferisce la Guardia Costiera italiana che, dopo lo spegnimento dell’incendio, supporta le operazioni di monitoraggio ambientale. La nostra Guardia Costiera è infatti “in costante contatto, dalle prime luci dell’alba, con i colleghi greci per le operazioni di soccorso”. Al momento non risultano sversamenti di combustibile a mare, assicura Grimaldi Lines, né sembrerebbe compromessa la stabilità della nave. Dei rimorchiatori si sono diretti verso la Euroferry Olympia per dare pronto supporto e gestire l’emergenza. Il vertice di Grimaldi esprime “il proprio rammarico per l’incidente e darà piena collaborazione alle autorità competenti, per fare luce sull’accaduto”.

La testimonianza: “Momenti di panico, le scialuppe imbarcavano acqua”

Nino Roma, un imprenditore brindisino, tra i passeggeri soccorsi, ha dichiarato: “Una brutta esperienza. Non la auguro a nessuno. Se non fosse stato per l’intervento della Guardia di finanza, non sarei qui a raccontarla. Sulle scialuppe c’erano persone che gridavano e vomitavano. Ci sono stati momenti di panico. C’erano anche bambini. Faceva freddo e le scialuppe stavano imbarcando acqua poiché erano sovraccariche”.

Le operazioni di soccorso si sono svolte inizialmente con il recupero delle persone dai mezzi di salvataggio grazie a un’unità navale della Guardia di Finanza, impegnata in attività operativa in quella zona, e a quattro motovedette della Guardia Costiera greca. Il Comando generale della Guardia Costiera italiana, in previsione di una seconda fase legata alla prevenzione di inquinamenti marini, ha predisposto l’invio in area di propri mezzi aeronavali. Un aereo ATR42 della Guardia Costiera sta sorvolando in queste ore l’area interessata per garantire ogni forma possibile di supporto alle omologhe Autorità straniere.

La Guardia Costiera italiana, tramite il suo Centro operativo nazionale a Roma, sta monitorando – in stretto contatto con l’unità di crisi della società armatrice e con l’unità di crisi della Farnesina – quello che resta delle operazioni di soccorso, offrendo disponibilità all’impiego di unità navali e aeree in supporto alle operazioni.

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