I coltivatori protestano per l’aumento esagerato delle tariffe irrigue del Consorzio di Bonifica. I piccoli proprietari di fondi agricoli in prossimità del fiume Torbido nel territorio di Mammola, di recente sono stati destinatari di aumenti esagerati del canone di irrigazione stagionale da parte del Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino con sede a Roccella Ionica. Infatti si sono visti recapitare delle lettere e allegati bollettini con aumenti che vanno dal doppio, al quadruplo e fino 500 % di quanto pagavano fino ad ora. Per contestare tali aumenti spropositati, in numerosi, tramite l’avvocato Enrico Barillaro al quale si sono rivolti, hanno avanzato istanza di revoca/annullamento della pretesa di pagamento (o di rimborso per molti che hanno già pagato) contestando la legittimità di tali aumenti e soprattutto la sproporzione in relazione al servizio fornito. Hanno dunque inoltrato una vera e propria petizione al Consorzio di Bonifica e alla Regione Calabria ritenendo detti aumenti ingiustificati ed illegittimi, motivando sulla mancanza di presupposti per aumentare così pesantemente le tariffe, tra l’altro in un momento di grande crisi per l’agricoltura e per le famiglie, in assenza di opere o miglioramenti del servizio fornito. Infatti, la fornitura per l’irrigazione di cui si parla riguarda centinaia di utenti, piccoli proprietari terrieri, che usufruisco per meno di quattro mesi all’anno dell’acqua del fiume Torbido concessa per usi agricoli dal Consorzio di Bonifica. Molti, peraltro, sono pronti a rinunciare alla concessione irrigua in caso dovesse rimanere una tariffa insostenibile I numerosi interessati attendono fiduciosi determinazioni positive da parte degli enti competenti. . Intanto, tramite il loro legale minacciano l’avvio di una class action per tutelare i diritti degli utenti.
Nicodemo Barillaro
( NELLA FOTO L’AVV. ENRICO BARILLARO).
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