L’odierno e ultimo atto intimidatorio – in ordine di tempo – perpetrato ai danni della famiglia Larosa, rispettabilissima e operosa famiglia di questa cittadina, richiede da parte delle Istituzioni una risposta ferma ed adeguata alla gravità del gesto.
Già l’incendio del portone di casa di qualche mese fa faceva presagire un avvertimento di chiaro stampo mafioso tendente ad intimorire i danneggiati.
Ci preoccupa che l’ennesimo atto – in contemporanea svoltosi con l’incendio all’oreficeria di Via Dante e della macchina parcheggiata in Via Mulino di proprietà della stessa famiglia Larosa – possa scaturire ben più gravi e irreparabili danni alle persone.
C’è da sottolineare, inoltre, che l’escalation delinquenziale si sta svolgendo in un clima di microcriminalità – soprattutto di furti in appartamenti temporaneamente disabitati – che da qualche tempo si sta vivendo in questo paese.
Il senso d’impunità che la fa da padrona alimenta insicurezza e disagio soprattutto nelle persone anziane che vivono da sole e una generale sfiducia dei cittadini nello Stato democratico.
Pertanto si chiede alla S.V. Illustrissima un incontro urgente al fine di studiare una strategia istituzionale che possa porre fine a tali atti di gravi intimidazioni ai danni di tranquilli e operosi cittadini che reclamano sicurezza e agibilità imprenditoriale.
Si resta in attesa della valutazione delle iniziative che la S.V. intende intraprendere in merito a quanto richiesto.
Il Sindaco
Arch. Antonio Longo
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