Aristide Bava
SIDERNO – Mentre continuano ad arrivare molti messaggi di cordoglio per la scomparsa di Nik Spatari additato come uno dei piu’ grandi artisti contemporanei del nostro Paese si apre adesso una serio interrogativo sul futuro del Musaba. Certamente tocca a Hiske Maas compagna d’arte e di vita di Nik Spatari il compito di non far disperdere l’immenso patrimonio artistico del Parco Museo Santa Barbara che la stessa presidente della Regione Iole Santelli ha ricordato nel suo messaggio di cordoglio per la scomparsa del grande artista di Mammola. Ma cosa si farà per garantire la prosecuzione del “grande sogno” di Nik Spatari che ha realizzato con immensa fatica quel suggestivo luogo situato nel cuore della Calabria e diventato un grande Parco Museo Laboratorio forte di una immensa creativa che è stata capace di integrare arte, scienze, architettura, ambiente, archeologia e finanche agricoltura biologica . Un’opera certamente parecchio significativa se non unica in tutto il mondo. Proprio questo è l’interrogativo che si è subito aperto dopo la scomparsa di Nik Spatari. L’artista ha creato qualcosa che lo rende, come molti hanno scritto “immortale” e, certamente, Spatari deve essere giustamente tramandato alle future generazioni come esempio di chi ha realmente amato le sue radici e la sua terra di cui è stato orgoglioso anche in momenti non del tutto felici. Ma quale sarà, adesso, il destino del Musaba ? E’ innegabile che solo la grande forza di Nik Spatari e soprattutto, la sua grande passione unita ad una vena artistica di grande spessore potevano consentire di realizzare quello che ha realizzato facendo diventare un sito decadente in un complesso museale di grande spessore artistico e culturale. Un progetto grandioso che cresceva anno dopo anno e che nella mente di questo grande artista di livello assoluto doveva essere anche un punto di riferimento per le nuove generazioni. Ma ora ? Chi aiuterà Hiske Maas a continuare il grande cammino intrapreso a fianco del grande Nik ? L’auspicio che si può fare è, intanto, che questo grande patrimonio non venga disperso o lasciato nell’oblio dell’abbandono e che lo straordinario percorso artistico di Nik Spatari sia accomunato anche al suo orgoglio di essere calabrese. Questo si potrà fare solo se, quando si spegneranno i riflettori che si sono accesi per celebrare, in occasione della sua scomparsa , questo grande artista, si guarderà al Musaba come ad un importante patrimonio artistico che lungi dal consentire che venga disperso possa trovare la ulteriore attenzione che merita, E, oltre a ricordarci “l’immortalità” di Nik Spatari, continui a svolgere in maniera culturale sempre piu’ coinvolgente il ruolo di museo a cielo aperto che il grande artista aveva sognato quando, cinquanta anni addietro, aveva accettato la sfida con se stesso per dare alla sua Mammola e alla sua Calabria, questo grande potenziale artistico e culturale.

nella foto Nik Spatari nel Musaba