R. e P. 

É il caso di ricordare ai deputati calabresi, Giuseppe D’Ippolito ed Elisabetta Barbuto, che la richiesta dello Stato di Emergenza, in relazione agli eventi calamitosi dei giorni scorsi, è stata  deliberata dalla Giunta Regionale nell’immediatezza, ovvero nella seduta dell’ 8 ottobre u.s. con atto deliberativo n. 443.

Riteniamo opportuno informare i suddetti deputati che la procedura per la richiesta dello Stato di Emergenza, per eventi calamitosi di tipo C (valenza nazionale), prevede la richiesta della Regione sulla scorta di un Report Speditivo della  Protezione Civile (art. 24 del Nuovo Codice della Protezione Civile).

La redazione del report, se pur speditivo, richiede il tempo necessario (qualche giorno) per effettuare i sopralluoghi  nei territori colpiti.

I Comuni interessati dagli ultimi eventi alluvionali, che hanno avuto superamento di soglie per eventi pluviometrici in corso “L3”, sono stati oltre 220 e sono oltre 60 i Comuni che hanno segnalato danni e richieste di sopralluoghi.

Nelle more delle definizione di dette procedure previste dalla legge, la Protezione Civile Regionale, come è sempre avvenuto, ha interessato e formalmente investito le Autorità Nazionali preposte ad attivare le procedure per la dichiarazione dello Stato di Calamità Naturale.

La presenza a Lamezia Terme, anche in questa drammatica circostanza, del Dott. Borrelli, Capo della Protezione Civile Nazionale, per effettuare un sopralluogo sui territori colpiti e successivamente per partecipare ad un vertice presso la Prefettura di Catanzaro con la presenza dei Prefetti delle Province interessate, del Presidente della Regione, Mario Oliverio, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine, è la prova più evidente di ciò.

Sarebbe il caso che chi assume ruoli di rappresentanza evitasse invece le strumentalizzazioni per prestare maggiore attenzione ai problemi del territorio.

Se così fosse stato i suddetti deputati si sarebbero accorti che il ponte delle Grazie, a Curinga, non è mai crollato. f.d.