Vigneti abbattuti, ortaggi e agrumi distrutti dalle gelate, masserie isolate, al buio e senza acqua per giorni.
L’agricoltura è in ginocchio. Le campagne e gli orti sommersi dalla neve. Il maltempo degli ultimi giorni non ha risparmiato il settore. Il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha telefonato, e subito dopo ha scritto una lettera, al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, chiedendogli di attivare con urgenza lo stato di calamità naturale in tutta la Calabria. Lo stato di calamità. La neve e le temperature estremamente rigide, infatti, hanno compromesso gravemente settori vitali per l’agricoltura e l’intera economia calabrese, quali l’agrumicoltura, l’ortofrutta e la vitivinicoltura. Alcuni prodotti depositati nei magazzini, ad esempio le patate Igp della Sila, pronti per la vendita che, però, avendo subito dei congelamenti, non sono più commercializzabili. Dal canto suo, rende noto Oliverio, la Regione Calabria ha attivato le procedure per avviare i controlli, al fine di verificare i danni subiti. Anche la Confederazione italiana degli agricoltori e la Coldiretti hanno chiesto alle istituzioni che vengano messi a disposizione tutti i mezzi, anche dell’Esercito, per ripristinare le condizioni regolari di viabilità e far uscire le aziende agricole e zootecniche dall’isolamento. Senza contare che è allarme speculazioni a causa del freddo che ha colpito le regioni del Mezzogiorno dalle quali provengono gran parte delle produzioni orticole Made in Italy che finiscono sugli scaffali, i prezzi degli ortaggi infatti aumentano in media del 200% dal campo alla tavola. Distorsioni a danno dei consumatori. Ecco perché le associazioni di categoria chiedono lo stato di calamità naturale. Fortunatamente il Ministro delle politiche agricole e forestali, Maurizio Martina, si è detto pronto a dichiarare lo stato di calamità appena arriverà la richiesta dalle Regioni interessate dal maltempo. Ad annunciarlo è il sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro. E’ necessario procedere rapidamente alla stima dei danni e poi mettere in campo tutti gli strumenti necessari per sostenere le aziende.

ALESSANDRA BEVILACQUA