“Mafia” l’ultimo lavoro letterario di Antonio Nicaso. Un viaggio nella storia della criminalità organizzata siciliana. Vicende politiche e sociali che si riannodano. Per comprendere a fondo le mafie bisogna spazzare via ogni considerazione «culturalista»: la mafia  come pure la ndrangheta o la camorra  nonèil prodotto di un territorio o di una mentalità. Al contrario,èun modello esportabile, costruito su una fitta rete di complicità e protezioni.  Non è, insomma, una questione esclusivamente «meridionale»; porre la cosa in questi termini significa di fatto impegnarsi per non risolverla. Quello che Antonio Nicaso chiede al lettore in questo breve libro è un cambio di mentalità forte, senza il quale non potremo mai sperare di sconfiggere quella che è senza dubbio la piaga criminale più profonda e sanguinosa del nostro Paese.  Conoscere la mafia per poterla combattere diventa un dovere civile per tutti noi. Lo dobbiamo alle generazioni che verranno.  La vera forza della mafia, dati alla mano, è la compattezza dei suoi legami interni e l’incredibile efficacia delle sue relazioni esterne, in particolare con la politica. La mafia ha anche qualcosa in piùrispetto alle altre organizzazioni criminali: può contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa, senza i quali sarebbe come un popolo senza religione. Anche questi devono essere spezzati. E deve infine essere chiaro che i mafiosi–benchéabbiano costruito un’immagine di sé da «uomini d’onore», che«mantengono l’ordine»e che fanno giustizia  nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o i poveri contro i ricchi: la mafiaèun fenomeno di classi dirigenti. L’autore Antonio Nicaso è considerato uno dei massimi esperti di criminalità organizzata a livello internazionale.  Insegna Storia delle organizzazioni criminali presso la Scuola Italiana in California e Mafia Culture in Canada.

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