Un’onda di commozione e gratitudine ha caratterizzato la celebrazione dei funerali di Stato del presidente del Parlamento europeo David Sassoli nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma. Ad accogliere il feretro, avvolto dalla bandiera dell’Unione europea, il picchetto d’onore secondo il protocollo previsto dai funerali di Stato, ma soprattutto la stessa atmosfera di grande affetto e stima che in questi giorni ha circondato i suoi familiari, testimoniata dall’omaggio delle Istituzioni ma anche dei cittadini comuni che hanno visitato la camera d’ardente allestita nella sala della Protomoteca del Campidoglio e dall’applauso spontaneo che ha salutato l’uscita della salma dalla chiesa. È una piazza della Repubblica blindata quella che ha accolto l’arrivo dei partecipanti al funerale.

L’omelia “Tanti lo consideravano uno di noi per quell’aria empatica, un po’ per tutti era un compagno di classe, quello che tutti avremmo desiderato, che sicuramente ci avrebbe aiutato. Credente sereno, senza evitare dubbi, pieno di rispetto e garbo, come il suo carattere. Era un uomo di parte e un uomo di tutti, perché la sua parte era quella della persona”. Con queste parole, il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna ed amico d’infanzia, ricorda David Sassoli durante l’omelia. Lo ricorda come “beato anche nella sofferenza della malattia, vissuta con dignità senza lamentarsi. David era un uomo di tutti, la politica per lui era democrazia, voleva un’Europa Unita”. Un’omelia sentita e partecipata, ascoltata mano nella mano da Alessandra e Giulia, moglie e figlia di David Sassoli.

Il ricordo della moglie e dei figli “Ci siamo cercati e trovati sui banchi di scuola. Ti abbiamo sempre diviso e condiviso con altri, famiglia e lavoro, famiglia e politica, famiglia e passioni. Noi siamo stati il tuo punto fermo ma dividerti e condividerti con altri ha prodotto questa cosa immensa a cui stiamo assistendo in queste ore. Sarà dura, durissima, ma in questi anni ci hai dimostrato che niente è impossibile”. Nel ricordo della moglie Alessandra Vittorini c’è l’essenza della vita di David Sassoli: famiglia, amici, condivisione, lavoro e impegno politico.

“Dignità, passione e amore l’insegnamento più grande. Ci hai insegnato che la fama e la popolarità hanno senso solo se si riescono a fare cose utili” le parole del figlio Giulio, speranza nelle parole della figlia Livia che ha letto una parte dell’ultimo messaggio del suo papà, scritto durante le festività natalizie “in questi anni abbiamo ascoltato il silenzio del pianeta, abbiamo avuto paura ma abbiamo reagito, costruendo una nuova solidarietà perché nessuno è al sicuro da solo”.

L’Italia e l’Europa salutano David Sassoli La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen è stata accolta dal picchetto d’onore delle forze armate all’ingresso della chiesa. Presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del consiglio Mario Draghi, i presidenti della Camera e del Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati. In chiesa buona parte del governo italiano tra cui i ministri Luigi Di Maio, Dario Franceschini, Luciana Lamorgese, Patrizia Bianchi, Andrea Orlando, Lorenzo Guerini.

Il saluto dei colleghi “Quale scherzo ci hai fatto, tutti qui a parlare di te”, è il saluto che rivolge Elisa Anzaldo al giornalista a nome di tutti colleghi del Tg1 della Rai. “L’elogio della mitezza, del rispetto degli altri senza pregiudizi. Avevi tutte le virtù. Hai sfondato muri di gomma con la tenacia della tua gentile fermezza, con la forza della prudenza”. Piange Elisa: “Buttare giù un muro è social più di un gruppo Facebook, diceva David”.

Sull’altare una rappresentanza degli scout di cui Sassoli aveva fatto parte negli anni della gioventù.

Il saluto di una nazione di un continente che gli ha voluto bene e che crede nei valori della fratellanza e della condivisione. Circa 300 persone presenti durante la celebrazione, mentre all’esterno è stato allestito un maxi schermo per consentire ai cittadini presenti di assistere al rito funebre. La Santa Messa è stata officiata dall’Arcivescovo di Bologna cardinale Matteo Zuppi e concelebrata dall’Arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori, dal Vicario generale per la diocesi di Roma Cardinale Angelo De Donatis, dal Segretario per i Rapporti con gli Stati Paul Gallagher, da Mons. Massimiliano Boiardi e da Padre Francesco Occhetta.

La commozione ieri in Campidoglio

Grande commozione e una folla ininterrotta alla camera ardente allestita ieri in Campidoglio per David Sassoli. Il calore delle istituzioni, della politica e del giornalismo, dei colleghi di una vita, tutti stretti alla moglie e ai figli dell’ex presidente del Parlamento europeo. E poi tanta gente comune, circa 4mila persone, perché Sassoli era anche il volto sorridente, rassicurante ed educato che i telespettatori avevano avuto modo negli anni di conoscere e amare.

Tanti i fiori deposti vicino al feretro e alle numerose corone, da quelle delle istituzioni a quella mandata da Nancy Pelosi. Commovente il picchetto d’onore degli ex colleghi del Tg1, compagni di viaggio e amici di sempre.

Ad accogliere il feretro al suo arrivo in Campidoglio, la moglie e i figli di David Sassoli. I primi ad arrivare nella sala della Protomoteca il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Mario Draghi, accolti dal sindaco Gualtieri.

Mentre a Roma si avviava la chiusura della camera ardente, a Brest, nel nord-ovest della Francia, Sassoli veniva ricordato con un minuto di silenzio dalle diplomazie europee al vertice dei ministri degli Esteri Ue, con Luigi Di Maio che sottolineava il “vuoto enorme” lasciato da questa scomparsa.

Lunedì pomeriggio, a Strasburgo, si terrà una commemorazione alla plenaria del Parlamento Ue, a cui dovrebbe partecipare anche il premier Mario Draghi.

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