SIDERNO – Il nuovo flop del Governo sulla nomina del nuovo commissario per la sanità (la “caduta” del nome di Agostino Miozzo) aveva provocato, prima della nomina del sostituto, il prefetto Guido Longo, reazioni durissime nel sindaco di Roccella Vittorio Zito e in Maria Teresa Fragomeni, candidata a sindaco di Siderno ed ex assessore regionale in quota Pd.
Zito aveva scritto due pec al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al presidente del Consiglio Giuseppe Conte in cui aveva annunciato, fino alla nomina del nuovo commissario per la sanità, la sua sospensione da “ufficiale di governo”. «Per quanto sta succedendo, per come si sta trattando la mia terra – ha scritto Zito anche con riferimento alla dichiarazione di “zona rossa” per manifesta inadeguatezza del sistema sanitario a fronte dell’emergenza Covid – non posso essere il rappresentante locale di questa pantomima che da settimane rende il Governo incapace di esercitare una sua prerogativa. Non posso essere il rappresentante locale di chi ci ha lasciati soli, senza alcun vertice decisionale al quale rivolgerci, senza direttive o regole uniformi per governare le legittime paure della nostra gente. Non sarò complice di questa irresponsabilità che ci condanna ad una zona rossa perenne. Non posso esserlo per Giuseppe, che ha un bar e ancora deve tenere chiuso, per Giovanni, che vende abiti e deve tenere chiuso, per Giulia, che vende arredi e deve tenere chiuso. E per la piccola Federica, che vuole rivedere i suoi amici a scuola e non può farlo».
Maria Teresa Fragomeni definisce «la tragicommedia della sanità calabrese uno squallido spettacolo giunto ormai a un punto di non ritorno». «I calabresi – scrive – stanno pagando un prezzo troppo alto per l’inadeguatezza della politica, devono ribellarsi di fronte all’incapacità del governo Conte, responsabile oltre ogni ragionevole dubbio di un attentato alla loro salute». «Per questo – aveva concluso Fragomeni – ho chiesto al mio partito, il Partito Democratico, l’assunzione di una immediata posizione a difesa della nostra regione. In un solo mese qui sono morte di Covid 145 persone, non è possibile andare avanti così. Anche in Calabria vige la Costituzione».