Locri, 14 giugno 2024 – Nella suggestiva cornice del Salone Vescovile di Locri, Monsignor Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, ha accolto i sindaci della Locride per un incontro all’insegna del dialogo e della collaborazione. Tra i presenti, anche i neoeletti primi cittadini, che hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il Vescovo su temi di grande rilevanza per il territorio.

L’incontro si è concentrato principalmente sulle nuove opportunità per la regione, con particolare attenzione alle politiche sociali e al sostegno alle famiglie in difficoltà. Mons. Oliva ha sottolineato l’importanza di una sinergia tra le istituzioni civili e religiose per affrontare le sfide sociali ed economiche che la Locride si trova a vivere.

Uno dei temi chiave dell’incontro è stato quello della disabilità. Si è discusso di come migliorare l’accessibilità e i servizi per le persone con disabilità, cercando soluzioni concrete per garantire una maggiore inclusione sociale. Mons. Oliva ha ribadito l’impegno della Diocesi nel supportare progetti che possano migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, con un’attenzione particolare alle fasce più deboli.

Il dialogo ha toccato anche i rapporti tra i comuni e la Diocesi, evidenziando l’importanza di un lavoro congiunto per valorizzare il territorio e rispondere in maniera efficace alle esigenze della comunità. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per gettare le basi di una collaborazione che mira a rafforzare il tessuto sociale della Locride.

A suggellare l’evento, un brindisi finale in onore dei nuovi sindaci, segno di buon augurio per il loro mandato. Alla cerimonia ha partecipato anche l’assessore regionale al lavoro e alle politiche sociali, Giovanni Calabrese, il cui intervento ha evidenziato l’importanza della cooperazione tra enti locali e regionali per affrontare le sfide del futuro.

L’incontro si è concluso con un clima di speranza e di fiducia, lasciando intendere che la Locride può contare su una rete di sostegno pronta a lavorare per il bene comune, grazie all’impegno congiunto di istituzioni religiose e civili.

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