La Locride è accarezzata da una larga e bianca spiaggia che si estende lungo gli oltre 90 km di quella che viene comunemente chiamata la Costa dei GelsominiLa pianta di gelsomino, diffusa in tutta la provincia reggina ma tipica soprattutto del territorio della Locride, dà il nome ad una delle coste più belle d’Italia, unica per continuità e bellezza. Ma la Locride non è solo mare cristallino, spiagge caraibiche e alte scogliere,  infatti grazie alla presenza di uno spartiacque naturale tra Jonio e Tirreno, alcuni dei comuni che compongono l’area ricadono proprio all’interno del Parco nazionale dell’Aspromonte, parliamo di Africo, Antonimina, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Careri, Caulonia, Ciminà, GeraceMammola, Platì, Sant’Agata del Bianco, Samo e San Luca. Questi borghi, che abbondano di storia e tradizione, sono la cornice di un paesaggio ricco di contrasti e, senza dubbio, unico nel suo genere.

Il territorio della Locride si caratterizza anche per le sue tradizioni e per le sue specialità gastronomiche: un territorio così variegato non può che regalare prodotti tipici di altissima qualità, come salumi, olio e formaggi. Per conoscere le usanze di questa terra e scoprire dove assaporare i prodotti tipici, visita le sezioni dedicate all’interno della pagina cosa fare.

La Costa dei Gelsomini è anche celebre per le produzioni artigianali tra cui i tessuti realizzati a mano con i telai e le terrecotte di Gerace, la lavorazione del legno e delle pregiate pipe in radica di Serra San Bruno.

Oggi parleremo di Bovalino:

Con quasi 9.000 abitanti il comune di Bovalino della Locride è tra i maggiormente abitati nella zona. Nel 2015 il comune si aggiudica la Bandiera Verde delle Spiagge, il riconoscimento assegnato dalla Foundation for Environmental Education FEE.

GEOGRAFIA

La cittadina si affaccia sulla Costa dei Gelsomini, sul Mar Jonio. I turisti la scelgono per una spiaggia molto estesa che favorisce un clima mite durante tutto l’arco dell’anno e per la possibilità di avere la montagna a pochi minuti di distanza, a pochi km in direzione dell’entroterra si sviluppa infatti Bovalino Superiore(150m s.l.d.m.) antico borgo rurale.

STORIA

Il comune ha origine nel periodo romano, probabilmente, dalla città Butropo situata nella marina. Nel 986 la città venne distrutta e gli abitanti si trasferirono su una collina di tufo a 200 metri sul livello del mare l’odiernaMocta Bubalini  nacque così l’odierna Bovalino Superiore dove si trova il castello costruito dal Conte Ruggero d’Altavilla detto il Normanno dopo la conquista dei Normanni del meridione (1059). Nato come punto per l’amministrazione del territorio affidato alla famiglia Conclubet, signori d’Arena, vide susseguirsi tanti feudatari sino all’eversione della feudalità (1806). Intorno al 790 la città dominava uno dei territori più vasti della Calabria, che si estendeva da S. Cristina d’Aspromonte, affacciata sul Mar Tirreno, fino al mare Jonio.

ECONOMIA

L’impronta della cittadina è commerciale. Turismo e cultura sono i due pilastri su cui si la città si sostiene. Di particolare rilevanza il turismo estivo, che con la complicità il clima favorevole, durante il periodo primaverile e fino al tardo settembre anima la cittadina e la spiaggia, attraverso la presenza degli storici lidi balneari. In particolare i festeggiamenti in onore del santo patrono, San Francesco da Paola, durante la seconda settimana di agosto, attirano migliaia di visite dai paesi limitrofi ogni anno.

FRAZIONI

Bosco S. Ippolito (Dialetto greco-calabro: Aghios Ippòlytos), Bricà (Dialetto Greco-Calabro: Brikià), S. Nicola, Pozzo, Bovalino Superiore, Biviera, Rosa, Cipparello, Prato.

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