Aristide Bava

SIDERNO – Sul problema dell’ammodernamento della SS. 106 non bisogna abbassare la guardia. Sono d’accordo i cittadini della Locride, sono d’accordo le associazioni, sono d’accordo gli stessi sindaci che nel corso della loro ultima assemblea hanno ( finalmente) trovato una posizione unitaria e sembrano disposti a combattere sino in fondo questa importante battaglia per ridare dignità all’intera Locride. La presidente dell’assemblea Caterina Belcastro e il presidente del Comitato dei sindaci Giuseppe Campisi hanno anche preso atto della recente proposta avanzata dall’ avv. Francesco Macrì, a nome del Corsecom di farsi promotori di una nuova riunione, da tenersi a Siderno o a Roccella. A questa riunione saranno invitati e me sarà sollecitata la presenza, il Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto ,i Parlamentari nazionali ed Europei del comprensorio, e i rappresentanti dei Comuni, delle Città Metropolitane e delle Province dei territori interessati, unitamente a Consiglieri Regionali, Sindacati, e Associazioni, con l’obiettivo – questa la sintesi della proposta – che si istituisca una delegazione di carattere permanente che abbia come primo obiettivo di incontrare i Ministri per le Infrastrutture e per il Sud per stimolare a gran voce la necessità dell’ammodernamento della SS 106.

 

La stessa posizione assunta, in maniera corale, dal consiglio regionale, d’altra parte, è una chiara testimonianza della necessità che gli interventi sulla “strada della morte” non vengano più dilazionati, e la decisione del Governatore Occhiuto di aprire un confronto aperto con l’ Anas per richiamare questa struttura alle sue responsabilità non è da sottovalutare. Nessuno dimentica quante volte sono stati disattesi gli impegni nel passato, recente e remoto, ma questa volta l’azione corale intrapresa per superare l’indifferenza che si è accompagnata al delicato problema anche, e soprattutto, da parte del Governo, in particolare nella provincia reggina e nella Locride, induce ad intravedere spiragli positivi. L’auspicio è, infatti, che, questa volta, si possa definire sul serio la realizzazione dell’importante infrastruttura stradale, visto anche il recente inserimento della strada statale 106 calabrese all’interno delle reti transnazionali. D’altra parte solo gli sprovveduti non possono rendersi conto delle problematiche della Strada Statale 106 che sono ben note e di antica data. E i morti, che ormai non si contano, più, sono una chiara conferma di una necessità non più procrastinabile.

 

La Locride, a questo proposito, è una delle zona maggiormente penalizzata dalla mancata realizzazione dei nuovi tratti della SS. 106 non solo per la sua sicurezza ma anche perchè la riqualificazione della strada è fondamentale per agevolare processi di sviluppo del territorio. Ciò grazie anche alla possibilità di facilitare agli ospiti la fruizione di itinerari turistici di grande impatto paesaggistico, storico e culturale. Per non parlare delle enormi difficoltà che gli automobilisti incontrano nell’ attraversare i vari comuni che si snodano lungo la vecchia 106. Certamente, a questo proposito non possono bastare solo i tronconi realizzati, in particolare nel tratto che si estende da Monasterace a Reggio Calabria. Ciò è servito veramente a molto poco. Il completamento di questi tratti renderebbe, da subito, maggiormente fruibile la nuova SS. 106 e darebbe una spinta immediata alla soluzione di molti problemi. Bisogna, dunque, approfittare di questo momento , che sembra (finalmente) favorevole, e sperare che si accantonino le solite false promesse e si passi a fatti concreti. Rimanere uniti e determinati è il modo giusto per affrontare il problema con un minimo di speranza visto che le isolate lamentele ( anche se giustificate) del passato sino a questo momento non sono servite a niente.