All’on.le Mario Oliverio
Presidente Giunta Regione Calabria
CATANZARO

All’ing. Massimo Scura
Commissario ad Acta PdR – Sanità Calabria
CATANZARO

Al Prof. Riccardo Fatarella
Dirigente Generale Dipartimento Tutela
Salute Regione Calabria

CATANZARO

Ai Commissari Straordinari ASP
REGGIO CALABRIA

Siamo a conoscenza che i Commissari Straordinari dell’Azienda Provinciale di Reggio Calabria, prossimi alla scadenza dell’incarico semestrale conferito con DPG n°119 del 27/10/2015, stanno per ufficializzare l’Atto Aziendale.
È a tutti noto che la normativa vigente indica il necessario coinvolgimento delle istituzioni locali della provincia di Reggio Calabria, interessati ad una corretta erogazione dell’assistenza socio-sanitarie sull’intero ambito provinciale, mediante l’apertura di un tavolo di concertazione.
Per quanto previsto, questo passaggio, importante e delicato in una fase di riorganizzazione dei servizi sul territorio, purtroppo non è stato ad oggi fatto e, supponendo ormai prossima la scadenza al termine previsto dal DCA n. 130/016 per l’adozione del nuovo strumento di riorganizzazione sanitaria, è evidente che l’adozione dell’Atto aziendale non rappresenta un piano di organizzazione condiviso rispondente al reale fabbisogno del territorio.
La Locride, dopo la disattivazione dell’Ospedale di Siderno, dispone ad oggi di un solo Presidio ospedaliero che serve l’utenza di un territorio che si estende per più di 100 km, da Palizzi a Pazzano, oltre i comuni montani, con tempi di percorrenza molto variabili in relazione alle condizioni di precaria viabilità e che rispetto ai ospedali Hub di Catanzaro e di Reggio Calabria dista oltre 100 km.
Più volte si è indicata la necessità di prevedere un forte investimento in questo ambito territoriale oltre a fornire le indicazioni di un programma di integrazione dell’area territoriale con i servizi ospedalieri.
Poiché la popolazione residente non ritiene più accettabile un ulteriore processo di ridimensionamento dell’Ospedale con il pericolo di non garantire i minimi livelli essenziali di assistenza, riteniamo che l’Atto Anziendale rappresenti una grande occasione per ridisegnare, nel suo complesso, valorizzando le risorse esistenti,l’organizzazione dell’assistenza sanitaria del territorio, anche e soprattutto, attraverso il coinvolgimento dei comuni,m che sono i veri conoscitori delle esigenze sanitarie dei bisogni di salute dei cittadini.
La sanità che si immagina prevede la casa della salute e la medicina di prossimità. Serve l’incremento dei servizi sanitari, una maggiore assistenza domiciliare, il miglioramento della qualità delle prestazioni, l’integrazione delle attività ospedaliere con quella del territorio. Per questo è necessario un piano di organizzazione dei servizi sanitari in grado di migliorare la risposta sanitaria ed adeguarla al reale bisogno del territorio.
Pertanto, prima di procedere alla valutazione del proponendo Atto Aziendale, invitiamo gli organi in indirizzo dad attivare le procedure di consultazione di soggetti preposti ed indicati nella normativa nazionale e regionale vigente.
Il Sindaco di Siderno
Pietro Fuda

Il Sindaco di Locri
Giovanni Calabrese

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