I Bronzi di Riace sono una coppia di statue in bronzo di provenienza greca risalenti al V. Sono una vera rarità in quanto sono tra le pochissime statue dell’età Classica arrivate ai giorni nostri.
RITROVAMENTO
L’autore della scoperta avvenuta il 16 agosto 1972 è Stefano Mariottini, un giovane sub dilettante. Immergendosi a 300 metri dalle coste di Riace, nel mar Jonio in provincia di Reggio Calabria, riuscì a scorgere le statue dei due guerrieri immerse nella sabbia. Emergeva soltanto il braccio sinistro di quella che oggi conosciamo come statua A.
LE STATUE
Le due statue, denominate A e B, sono alte 1,98 e 1,97 m; al momento del rinvenimento pesavano circa 400 Kg ma dopo lo svuotamento il loro peso è diminuito a circa 240 Kg.
I Bronzi rappresentano due guerrieri completamente nudi ed armati di scudo, lancia ed elmo, forse smontati al momento dell’imbarco per permettere di adagiare sulla schiena le statue e facilitarne il trasporto. L’analisi stilistica e scientifica su materiali e tecniche di fusione hanno determinato la differenza sostanziale tra le due statue che sono da attribuirsi a due differenti artisti e a due epoche distinte. La statua A risale al 460 a.C., mentre al 430 a.C. risale invece la statua B. I Bronzi raffigurano due uomini in età matura, con fluente barba, col braccio sinistro piegato (per tenere la lancia), e il destro disteso lungo il fianco. Le statue stupiscono per la minuziosa cura dei dettagli, la muscolatura ad esempio è nervosa e vitale.
Il segno più distintivo tra i due bronzi è dato dalle calotte craniche. Il personaggio del bronzo A mostra una larga benda che cinge i capelli alla nuca che ricadono sul collo in riccioli voluminosi. Nel bronzo B invece il craneo è stato realizzano per essere coperto da un elmo.
OGGI
I Bronzi sono esposti al Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, dove sono stati riportati nel 2013 dopo la rimozione per i molti lavori di restauro presso Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria.
Lo Stato Italiano tra le varie iniziative, ha celebrato i due Bronzi di Riace con l’emissione nel 1981 di due francobolli speciali da lire 200 ciascuno, raffiguranti i due Bronzi.
I Bronzi furono rinvenuti casualmente da un sub non professionista.