Il Castello di Placanica sorge in posizione dominante di Placanica. Si trova in cima al crinale posto tra la vallata della fiumara Precariti e quella del torrente Fiorello.
Il castello sorge sui resti di un antico Monastero basiliano del IX secolo. Nei secoli il castello è stato oggetto di numerosi restauri e rimaneggiamenti che hanno portato all’aggiunta di nuovi corpi di fabbrica.
La trasformazione in castello avviene intorno al XVI secolo, quando era feudatario Diomede Carafa. La fortezza fu allestita sul lato settentrionale con bocche da fuoco, tuttora visibili. Con la successiva trasformazione in palazzo gentilizio, nella metà del XVII secolo, ad opera del marchese Clemente, signore di Placanica, le facciate del castello vennero arricchite con lesene, timpani e cornici marcapiani. L’aspetto è infatti quello di palazzo baronale, privo di merlature o feritoie. In questo stesso periodo venne dotato di un’imponente e scenografica scala interna in granito che conduceva ai piani superiori, dei locali che si affacciano sul giardino annesso al castello e della torretta quadrata posta sul lato sinistro dell’ingresso.
Alla fine della grande scala si raggiunge lo spazio aperto di distribuzione alle camere, qui in cima si trovano due sedili in pietra granitica che venivano probabilmente utilizzati per ricevere i cenzi feudali in natura, al momento del raccolto estivo, una leggenda narra invece che i due sedili fossero quelli degli innamorarti ai quali era concesso giurarsi amore eterno nonostante lo ius primae noctis esercitato dal signore del palazzo.
Gli spazi esterni annotano un bellissimo giardino, ora di proprietà privata, sul quale si affacciano quattro balconi posti sul lato sud del palazzo e un belvedere ad ovest che domina l’ampia vallata del Precariti.
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