E’ indagato per omicidio stradale il carabiniere che ieri ha investito ed ucciso l’operaio Angelo Raso, di 61 anni, sulla strada di grande comunicazione Jonio Tirreno. Alla guida dell’auto investitrice il carabiniere, libero dal servizio, effettivo alla stazione di Gioiosa Jonica, è indagato dalla procura di Locri per il reato di omicidio stradale.
L’ operaio era al lavoro al controllo delle “barriere” che interrompono il traffico sulla galleria della Limina dopo le 22 per l’effettuazione di lavori di adeguamento della percorribilità dell’arteria. Sul luogo dell’incidente erano intervenuti gli agenti del distaccamento di Siderno della Polstrada che hanno avviato le indagini, coordinate dal magistrato di turno della Procura di Locri, Ezio Arcadi, per chiarire l’esatta dinamica del sinistro. I carabinieri stanno fornendo ampia collaborazione alla Procura per chiarire la dinamica dell’incidente. Il reato di omicidio stradale prevede pene molto severe, in casi specifici, se il conducente fosse in stato di ebbrezza la pena applicata potrebbe arrivare sono a 12 anni di carcere.
Art. 589 bis (Omicidio Stradale)
“Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni.
Chiunque, ponendosi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope ai sensi rispettivamente degli articoli 186, comma 2, lettera c), e 187 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, cagioni per colpa la morte di una persona, è punito con la reclusione da otto a dodici anni.
GM