SIDERNO – Sfruttare al meglio, e subito, la legge sui piccoli Comuni. E’ il monito del presidente della Associazione dei Comuni della Locride, Francesco Candia, che dopo la recente approvazione della legge sui piccoli Comuni meglio conosciuta come “ Salva Borghi”si è attivato per stimolare gli altri suoi colleghi della Locride a non sottovalutate l’importanza che si sfrutti appieno questo importante strumento. “ Il mio primo impegno/obiettivo – dice – è quello di far lavorare in sinergia, gli amministratori locali, per tramutare i riconoscimenti di principio previsti dalla nuova normativa, in tanti riscontri operativi concreti e vivibili, nel solco delle facilitazioni consentite dalla legge per assicurare compiutezza funzionale e diritti civili anche alle estreme periferie e zone montane del nostro territorio al pari delle altre aree del Paese”. Candia che è anche componente dell’ Anci ( Associazione nazionale dei Comuni Italiani) è convinto che, adesso, dovrà far riscontro una ulteriore stagione di impegno, sia da parte dell’ Anci che delle Associazioni territoriali degli Enti Locali, “volta a rivendicare ed ottenere la semplificazione di procedure ed adempimenti amministrativi che incombono sui piccoli enti parimenti alle grandi città” nella convinzione che “ non si è tenuto conto della carenza numerica e specialistica di risorse umane che spesso diviene una difficoltà insormontabile per gli amministratori dei piccoli comuni del nostro territorio, costretti ad occuparsi personalmente o a rimediare il da farsi”. Candia ricorda che in provincia di Reggio Calabria 32 Comuni su 97 non superano i 1.500 abitanti e che in Italia I “piccoli comuni” (tecnicamente intesi quelli sotto i 5000 abitanti) sono i circa 5500. “Ma borghi e paeselli di piccole dimensioni, aventi, comunque, caratteristiche di comunità – dice – sono almeno il 50% di questi”. E, per dare concretezza alla legge bisogna sfruttare, in via prioritaria, ogni disponibilità finanziaria ed indirizzarla all’ attuazione di investimenti capaci di rivitalizzare questo tipo di realtà “attraverso il recupero di un patrimonio edilizio talvolta degradato e la rifunzionalizzazione di numerosissime aree in stato di abbandono”. Da qui si evince , afferma il presidente dei sindaci, che “ La prima dotazione della legge che si limita a 100 milioni di euro complessivi è poca cosa rispetto a fabbisogni ed aspettative, ma tuttavia, costituisce un apprezzato segnale rispetto alle attese di attenzione di tanti amministratori, cittadini ed operatori della pubblica amministrazione che risentivano di uno stato di abbandono e trascuratezza incomprensibili dei piccolo Comuni che certamente dovrà essere integrato. Anche per questo – conclude – i sindaci dovranno responsabilizzarsi al massimo e sfruttare subito questa importante occasione”. Ricordiamo che, tra gli altri obiettivi, la leggesui piccoli Comuni si pone anche quello di sostenere il controesodo e impedire lo spopolamento dei piccoli borghi diffusamente presenti nel territorio nazionale , e particolarmente anche nel territorio della Locride e della provincia di Reggio Calabria. Borghi, peraltro, che sono spesso di grande pregio e molto importanti dal punto di vista turistico.

Aristide Bava