LSU/LPU: nessuna assenza od inerzia.
I giorni di fine anno sono stati di forte apprensione per tutti i Sindaci che si trovavano obbligati a determinarsi sul prosieguo della esperienza dei precari nei propri Comuni. Certo nessuno ha sottovalutato la problematicità del quadro normativo e, a questo punto, anche la diversità delle posizioni giuridico-amministrative degli enti interessati. Al punto che ne è derivata una intensa attività di consultazione tra rappresentanti istituzionali e burocrati dei territori dell’intera Regione ed anche con i vertici di ANCI e Regione Calabria.
In particolare il formale riscontro di qualche Ministero a specifica richiesta di un Comune della Piana ha fatto scattare in molti l’effettivo allarme nonostante nella fattispecie si trattasse di specifiche procedure che incombono in particolare sui Comuni in stato di dissesto o strutturalmente deficitari. Eppure, prima e dopo, in tanti hanno inteso, comunque, disconoscere o diversamente superare obblighi procedurali vigenti anche negli anni passati dovendoci noi frattanto – come Associazione dei Comuni – attenere anche al rispetto delle autonome determinazioni di ciascuna Amministrazione Comunale.
Occorre certamente ora evidenziare l’ennesima carenza od insufficienza normativa ed i ritardi che attengono ad un serio percorso di stabilizzazione, auspicabile ma da concepirsi, seppur con indispensabili aiuti finanziari straordinari da storicizzare, certo in una cornice di diritto che riguarda un contesto più complessivo e di portata nazionale.
Riserve, sospensioni, clausole di decadenza od inefficacia dei contratti emergono in forma più svariata nei provvedimenti adottati dai Comuni, per il 2018 più che per gli anni precedenti.
Per lunedì 8 gennaio sarà indetta una apposita Assemblea Generale dei Sindaci della Locride alla quale ha assicurato la presenza il Presidente di ANCI Calabria, Gianluca Callipo, e saranno invitati gli organi di Governo della Regione.
Sarà l’occasione per riproporre la questione, nella prioritaria veste di Sindaci, senza dimenticare che la maggiore incombenza grava sul Parlamento Nazionale, oramai disciolto, e senza omettere di considerare che in tanti – non sempre attenti e disponibili nel passato – sono ora contemporaneamente interessati dalla campagna elettorale in corso.
Francesco Candia