Aristide Bava
SIDERNO – Gli sforzi degli Operatori turistici per far arrivare nella Locride un numero sempre maggiore di forestieri, anche quest’anno sembra cozzare con i soliti problemi di ogni stagione e, soprattutto, con un tipo di mentalità che tarda a cambiare. La stagione estiva sta ,ormai, per entrare nel vivo e ancora una volta il territorio della Locride è in netto ritardo per contrastare le tante criticità strutturali che si porta appresso da decenni. Sono i problemi che conoscono tutti : cattiva depurazione, rifiuti indiscriminati , carenza di trasporti , sanità inesistente . Viene, peraltro, da chiedersi il perchè anche per le cose piu’ banali bisogna attendere la stagione balneare per cercare di affrontare i soliti problemi che continuano a danneggiare una terra ricca di potenzialità che potrebbe dare moltissimo anche all’economia e all’occupazione. Perchè il turismo – sia chiaro – è anche questo. La depurazione da anni costituisce la classica spina nel fianco del territorio ( e di buona parte della Calabria ) e non sono servite, sino a questo momento, neppure i richiami europei e le multe salatissime che potrebbero essere inflitte al nostro Paese. E, intanto, bandiere blu a parte, l’eco del mare sporco in molte zone della Calabria ( anche se tutto sommato la situazione negli ultimi anni è andata migliorando ) si espande e i turisti hanno una scusa in piu’ – oltre quella della mancanza di trasporti – per disertare il territorio perchè il mare, piaccia o non piaccia, è l’elemento attrattore principale del periodo estivo. Sul problema dei rifiuti è bene soprassedere perchè è impensabile che ancora in ogni angolo di strada di molti Comuni si debba assistere a spettacoli indecorosi molti dei quali creati certamente da singole inciviltà ma tantissimi altri dalla incapacità delle amministrazioni comunali di fronteggiare adeguatamente la situazione. E, il fenomeno, anche con l’applicazione della differenziata ha molte crepe anche per questo. La carenza dei servizi e dei trasporti è diventata ormai cronica . Poi negli ultimi anni si è anche aggiunto il “problema sanità” . Se si viene da queste parti è bene non ammalarsi. E anche questo è diventato un brutto deterrente. Il rovescio della medaglia è rappresentato dalle bellezze naturali , dall’ospitalità , dai siti archeologici, dai borghi antichi dalle tradizioni culinarie, tutte cose che messe sul piatto della bilancia , però, non riescono a colmare il gap negativo e alla fine, turisticamente, bisogna accontentarsi delle briciole. Un vero peccato per la terra che Leonida Repaci ha meravigliosamente raccontato in un suo celebre scritto.