R. e P.
Proposta alle Amministrazioni dei Comuni marittimi della Locride da parte di FERDERBALNEARI , l’associazione di categoria che riunisce le imprese del turismo balneare italiano . Applicando le linee di indirizzo elaborate dal governo, operative per la prevenzione, gestione, contrasto e controllo dell’emergenza covid-19 negli stabilimenti balneari e spiagge libere si dovranno applicare dei distanziamenti che ridurrà di molto il numero di ombrelloni . Le prescrizioni confluiranno nell’ambito dell’Ordinanza Balneare 2020 che stabilirà specifici obblighi e divieti in merito alla fruizione degli arenili per la Stagione balneare 2020 . Federbalneare , invita tutte le Amministrazioni Comunali della costa della Locride , al fine di compensare in parte i danni economici collegati all’epidemia da coronavirus , e per aiutare il rilancio dell’intero comparto produttivo , di valutare la possibilità di un intervento in deroga provvisoria al piano di spiaggia solo per il 2020, affidando porzioni di spiagge libere ai balneatori e agli albergatori,una sorta di concessione eccezionale per recuperare spazi erosi dalle prescrizioni Covid”. Questa deroga è già sul tavolo di molte Regioni, compresa la Calabria dove il segretario-questore dell’Assemblea regionale Graziano Di Natale si è espresso sostenendo che “Occorre intervenire per aumentare, in deroga ai piani spiaggia,la superficie da concedere ai lidi e agli stabilimenti balneari”. Intanto molti comuni si stanno muovendo tempestivamente , la stagione è gia alla porte e i gestori devono sapere come muoversi . A Giulianova (Teramo), il Comune ha già pubblicato i bandi per l’assegnazione di dieci tratti di spiaggia libere prevedendo un sistema di punteggi che andrà a vantaggio “dei titolari di concessioni demaniali confinanti”. Risultato: i privati sgraveranno il Comune dalla pulizia e dal controllo del rispetto delle norme anti-contagio (il metro di distanza, il divieto per gli sport). Questa disposizione potrebbe essere applicabile anche nei nostri comuni , qualora gli spazi interstiziali di spiaggia libera siano oltre i 50 metri di distacco minimo per la libera fruizione che i Piani Spiaggia prescrivono in ottemperanza alla Legge Regionale 21 DICEMBRE 2005, n. 17: “Norme per l’esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo” …. Questa concessione eccezionale temporanea potrebbe assegnare una fascia di spiaggia libera con una percentuale limitata salvaguardando il diritto della fruizione pubblica delle aree marittime. Si sottolinea che la concessione eccezionale è di carattere del tutto temporale e straordinaria e rientrerebbe nelle misure per arginare le conseguenze economiche della propagazione del coronavirus e che il principio della deroga sia legittimamente applicabile nel caso di un evento eccezionale di particolare gravità come il Covid 19 . A tal proposito si rammenta la recente sentenza del Tar Campania, che esprimendosi su un ricorso presentato da uno stabilimento balneare di Castel Volturno che aveva visto rigettata l’istanza per la riduzione dei canoni dovuti, ai sensi dell’art. 3 del decreto legge n. 400/1993, convertito in legge n. 494/1993, come modificato dalla legge n. 296/2006 e in cui dichiara che l’amministrazione comunale è obbligata a ridurre i canoni balneari del 50% in caso di caso di comprovati eventi eccezionali di particolare gravità. Per ultimo, si fa notare che la deroga , per dare una maggiore superficie servibile, è a costo zero , in quanto non viene richiesto uno sconto di carattere fiscale o un contributo monetario serve solo a dare la possibilità agli imprenditori di lavorare riducendo il calo della clientela e le maggiori spese. Tra l’altro , allargare un poco le concessioni demaniali per favorire l’accesso ai servizi è funzionale anche alle spiagge libere adiacenti, perché spesso molte di queste non hanno docce o bagni disponibili . I Comuni, a cui fanno riferimento le funzioni di individuazione e regolamentazione delle spiagge libere ed i servizi di pulizia e salvamento connessi, dovranno disciplinare l’accesso e la fruizione delle spiagge libere. Nel caso in cui i comuni non potessero adempire a questi compiti le spiagge libere rischiano di dover essere chiuse. La maggior parte dei gestori associati a Federbalneari Calabria hanno manifestato la disponibilità a far usare liberamente i servizi degli stabilimenti agli utenti delle spiagge libere adiacenti, per una superficie pari a quanto viene concesso nell’ampliamento in deroga e di mettere a disposizione i propri Stewart per il servizio di accoglienza ma anche per controllare l’afflusso delle persone ed evitare il rischio di assembramenti .
Il Presidente di città balneare della Locride / Federbalneari
Gino Lascala