Stiamo vivendo dei giorni caratterizzate da condizioni di caldo molto accentuato con temperature massime che per le prossime i prossimi 4-5 giorni al Sud in particolare, si terranno su soglie superiori ai +40°C. Dando per scontata oramai la fase assai calda in arrivo, poniamo la nostra attenzione sulle fasi appena successive a questa ondata di calore, ovvero alle giornate a partire da domenica 2 luglio. La data del 2 è molto importante perché segna l’allontanamento verso est dell’asse anticiclonico sub-tropicale ed il contemporaneo ingresso dell’aria fresca di origine atlantica su tutto il Mediterraneo centro-occidentale e quindi per intero anche sulla nostra Penisola. La discesa dei valori termici sarà marcata e di diversi gradi. Per capire bene cosa avverrà, conviene esaminare il grafico Ensemble della città di Reggio Calabria, perché molto rappresentativo della situazione in arrivo nel suo complesso. Si passerà da una differenza termica di +10°C rispetto alla linea rossa indicante la media (fase che durerà appunto fino alla giornata dell’1 luglio, questo sabato), ad una differenza negativa di -5°C almeno rispetto alla media sempre, fase negativa che durerà almeno altre 72 ore. Soltanto dal 6 o 7 luglio si tornerà vicino alle medie del periodo. Avremo quindi un crollo termico di circa 15°C in poche ore, qui misurato dal grafico ai 1500 metri di quota, e sarà altrettanto eclatante anche al suolo con massime che scenderanno agevolmente sotto i 30° su gran parte del Sud. Passeremo da un giorno all’altro da temperature massime superiori ai +40°C a temperature massime inferiori ai +30°C. Un calo termico cosi marcato in luglio è già di per sé una peculiarità perché difficilmente avviene, almeno con questa entità. La cosa ancora singolare inoltre è che, a questo calo termico non segue una fase di precipitazioni diffuse al Centro ed al Sud, per come ci si sarebbe aspettati. Analizzando il grafico, infatti, si vede in basso che la pioggia manca completamente. E questo rappresenta non solo una particolarità dopo tanto caldo e l’arrivo di correnti in quota assai più fresche, ma anche un motivo di forte criticità per il problema assai sentito, della carenza diffusa di risorse idriche.

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