Dopo i recenti eventi che hanno messo in ginocchio la Locride il direttivo del Cosecom, si è riunito urgentemente ed i suoi dirigenti hanno convenuto che necessita una grande mobilitazione della politica e degli Enti, nelle rispettive competenze, per far superare lo stato di gravissima crisi in cui ora più l’intero territorio si trova. Nel corso dell’incontro si è preso atto con soddisfazione della notizia del tavolo permanente istituito dalla Prefettura per far superare le emergenze; tavolo che, secondo il Corsecom, dovrebbe continuare a lavorare fino a quando non saranno riportate alla normalità le condizioni delle infrastrutture primarie. Appare chiaro, infatti, che il superamento del grave handicap funzionale del territorio deve necessariamente passare per il ripristino della Ferrovia e della SS 106 in tempi decisamente brevi. In un comunicato diffuso dopo l’incontro il Corsecom afferma che “Con i gravi fatti accaduti sul territorio dovuti alle copiose e pesanti precipitazioni di questi giorni, la Locride ha pressocchè completato il percorso “di chiusura” delle proprie vie di comunicazione! Resta solo che venga chiusa la galleria della Limina ed ecco che il territorio sarebbe decisamente isolato. La SS 106 è interrotta tra Ardore e Ferruzzano da una parte e a Caulonia dall’altra, pertanto il trasporto su gomma è praticamente impossibilitato, salvo effettuare lunghi e disagiati percorsi in zona interne; idem dicasi per la Ferrovia jonica. Da anni dal territorio si evidenzia che le infrastrutture sono una priorità in quanto anche opere strategiche indispensabili per lo sviluppo del territorio. E da anni le richieste sono rimaste inevase. Adesso anche questa tremenda mazzata”. Fatta questa premessa il Corsecon evidenzia che “Non è più ammissibile che risorse destinate (sulla carta e sotto forma d’impegno poi non formalizzato ) in questi anni alla nostra Regione per la prevenzione dei rischi legati al dissesto idrogeologico e per la realizzazione delle necessarie infrastrutture ( caso piu’ eclatante il il previsto percorso della nuova 106 da Locri ad Ardore) siano deviate verso altri obiettivi nazionali ritenuti più importanti e più “contingenti”. E’ non è giusto che le risorse di cui la regione dispone da tempo si utilizzino solo al momento della conta dei danni e delle vittime e non per evitare tutto questo, o peggio ancora che le stesse siano in toto o in parte distratte verso “altre spese”, diventando pertanto insufficienti per effettuare interventi efficaci e capillari sull’intero territorio. Cosi’ come non sono ammissibili, soprattutto , le lungaggini ed il rinviare senza termine la soluzione dei problemi che impediscono la crescita di una intera zona “. Da qui l’augurio fatto dai responsabili del Corsecom che “con uno scatto di orgoglio lo Stato ritrovi attraverso le sue espressioni, i suoi Enti ed i suoi dirigenti, la capacità di essere vicino ai suoi cittadini colpiti e non discriminarli, così come è stato fatto fino ad ora”. Il presidente Mario Diano e gli altri componenti dell’esecutivo precisano che il senso dello Stato, deve, comunque, essere anche avvertito dai cittadini che troppo spesso si mettono da parte che non lottano, che non parlano e che non tutelano il bene pubblico lasciando spazio ad una indifferenza che non è piu’ intollerabile.

Aristide Bava

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