Aristide Bava

SIDERNO – La valorizzazione dei borghi antichi della Locride passa anche attraverso l’impegno e la passione dei cittadini per questi luoghi. Metti qualche volta insieme, ad esempio, Antonio Crinò e Francesco Bosurgi e, certamente,entrambi saranno in grado di fare scoprire quella che essi stessi chiamano “una Locride sorprendente”. Quella Locride dei borghi antichi e delle bellezze nascoste che pochi conoscono ma che i due stanno cercando d portare alla luce con visite continue in luoghi densi di grande suggestione in un territorio che, sicuramente si porta appresso grandi potenzialità. Antonio Crinò, ingegnare di Casignana trapiantato a Siderno è indicato come uno dei maggiori conoscitori della realtà dei nostri borghi, e si sta battendo da molti anni per una loro valorizzazione, nel rispetto della cultura e delle tradizioni locali.

 

Francesco Bosurgi, già primario dell’ Ospedale di Locri e uomo molto conosciuto nell’intera Locride anche per la sua passione per la cultura , sta, ormai, diventando con le sue visite settimanali nei centri storici della Locride, un profondo conoscitore di queste realtà senza tempo che potrebbero diventare veramente la grande ricchezza attrattiva del territorio. Tra i due, in questi ultimi tempi è nato un feeling di indubbia importanza, Franco Bosurgi apprezza il fatto che Antonio Crinò, pur grande conoscitore e sostenitore della enorme importanza della Villa Romana di Casignana “cresciuta” insieme a lui che ha seguito passo passo l’evolversi della sua crescita favorendone anche la sua diffusione mediatica, che ” si sia reso conto tra i primi che Casignana non vuol dire solo Villa Romana di contrada Palazzi, che è necessariamente sede di un turismo “mordi e fuggi” e che contribuisce a dar lustro a tutto il territorio della Locride, ma che piuttosto, la bellissima Villa Romana debba costituire il punto di partenza per una conoscenza più lenta, e quindi più approfondita dell’ intero comprensorio “dal quale – dice Bosurgi – possono avere origine numerosi percorsi culturali, paesaggistici, artistici, gastronomici che sono precipui della nostra zona e che potrebbero costituire la base di partenza per un turismo regionale che potrebbe coprire i fine settimana (e non solo) da marzo a ottobre, per poi espandersi su scala nazionale e internazionale, offrendo al turismo tutta una serie di “percorsi’ che ne coprirebbero le molteplici esigenze, dallo straordinario Aspromonte al placido mare Jonio”.

 

L’ex primario indica anche alcuni itinerari, dall’asse verticale Staiti-S.Maria dei Tridetti-Brancaleone; S.Agata-Caraffa-Casignana-Villa Romana; Condojanni-Portigliola-Scavi di Locri-Locri; Ciminà-Antonimina-Gerace. E, poi, superata Locri, le vallate del Novito, del Torbido, dello Stilaro, ecc. Bosurgi si chiede anche anche cosa manca per promuovere un discorso del genere . E si da una risposta ” Manca una pianificazione integrata dello sviluppo del territorio che offra dei servizi differenziati a seconda delle esigenze dell’utenza, come guide per i vari percorsi, punti di ristorazione che non spolpino il cliente, punti di pernottamento diffusi”. Ed ecco che entra in gioco proprio Antonio Crinò che poco tempo addietro ha resa pubblica quelal che potrebe essere una interessante proposta capace di dare soluzione al problema ovvero l’idea dell’Albergo Diffuso.

Crinò è, infatti, strenuo propugnatore di questa che Bosurgi ritiene ” una splendida idea” e che andrebbe fortemente appoggiata, anche dalle Amministrazioni Comunali magari con la vendita a prezzo politico delle tante abitazioni abbandonate ( come è stato fatto in tanti altri posti) sul territorio, con l’obbligo di ristrutturarle entro termini temporali ben definiti. Insomma , bisogna lavorare su questa idea e se lo si farà con competenza e capacità si potrebbero ottenere ottimi risultati e soprattutto raggiungere l’intento molto chiaro ( e necessario) di tanta gente come Crinò e Bosurgi, che vogliono muoversi per qualificare, valorizzare e promuovere l’intero territorio della Locride.

nelle foto Francesco Bosurgi e Antonio Crinò ( presso la Villa Romana)