Aristide Bava
SIDERNO – Uno dei problemi più gravi che sul territorio della Locride continua a frenare lo sviluppo turistico è certamente quello della mancanza di collegamenti. Lo ha evidenziato a conclusione della recente Borsa del Turismo di Milano lo stesso presidente del Consorzio di Operatori Turistici “Ionica Holidays”, Maurizio Baggetta. E lo hanno evidenziato anche, nel corso del recente Incontro Intermedio dell’ associazione Lions, che si è tenuto a Roccella il 17 e 18 febbraio, numerosi dei partecipanti che sono stati costretti a raggiungere il territorio della Locride in auto oppure sono stati costretti a fare i classici salti mortali per far combaciare l’arrivo in treno ( a Rosarno , a Gioia Tauro o a Lamezia) con mezzi di fortuna o con amici che hanno dovuto poi provvedere a farli arrivare nella fascia ionica reggina. E non sono mancate alcune defezioni proprio per questo motivo. Il problema dei mancati collegamenti ferroviari, stradali o aerei penalizza fortemente il territorio, Questo è ormai indiscutibile. Maurizio Baggetta precisava che il problema si evidenzia maggiormente in periodi come questo, lontani dai periodi estivi durante i quali qualche collegamento in più, sia aereo che ferroviario, esiste.
Un problema che è stato evidenziato alla Bit di Milano da parecchi Tour Operator, perchè sono molti i turisti che ormai puntano su un turismo diverso , quello ambientale, che punta sui borghi antichi sulle potenzialità enogastronomico, sugli aspetti culturali. Quello, per intenderci, che un territorio come questo della Locride non ha alcuna difficoltà ad offrire. Ed è, quindi un peccato, che, nell’anno di grazia 2023, gli operatori turistici debbano fare ancora i conti con la mancanza di adeguati collegamenti. La stessa SS. 106, in questa fascia di territorio continua a rimanere l’eterna incompiuta, malgrado le tantissime promesse e le varia rassicurazione che periodicamente vengono fatte per tacitare gli assurdi ritardi che l’agognato completamento si porta appresso. Per non parlare, poi, della situazione ferroviaria. Non è un assurdo che una zona a larga vocazione turistica come questa della Locride non sia passaggio di treni a lunga percorrenza ? La stazione più vicina è quella di Rosarno, dall’altra parte dello stivale, nella zona tirrenica. Per chi non conosce il territorio e non dispone di amici compiacenti raggiungere la Ionica diventa una vera impresa. Anche per i tour Operator è un grosso problema risolvibile solo con appositi bus o navette che fanno lievitare i costi. E con la grande concorrenza che esiste oggi nel settore turistico un aspetto anche questo da non sottovalutare. Il territorio “resiste” perchè è appetibile e ricco di risorse di vario genere, ma perchè non si prende in seria considerazione questo grave problema ? Baggetta ci diceva di aver interessato, viste le notevoli perplessità esposte da vari Tour Operator, lo stesso Presidente del Consiglio regionale Roberto Occhiuto sulla necessità di fronteggiare questo importante aspetto. Bisogna certamente fare qualcosa di concreto. Soprattutto ora che molti turisti stanno scoprendo il territorio della Locride e con esso le grandi potenzialità della Calabria.
Nella foto – La linea ferroviaria pressoché inutilizzata nella fascia ionica