Aristide Bava
SIDERNO – In concomitanza con i nuovi incidenti stradali che hanno allungato il numero dei morti lungo la SS.106 e alla vigilia della riunione del consiglio regionale, chiamato ad affrontare il delicato problema, Francesco Macrì già sindaco del Comune di Marina di Gioiosa ed attuale componente dell’esecutivo del Corsecom, che da tempo sta seguendo con attenzione l’evolversi della situazione , ha auspicato che l’Associazione dei Comuni “si faccia promotrice di una nuova riunione, da tenersi a Siderno (o a Roccella Jonica, in memoria delle vittime dei recenti incidenti stradali ) questa volta con la presenza del Presidente della Giunta Regionale, dei Parlamentari nazionali ed Europei, dei Comuni, delle Città Metropolitane e delle Province dei territori interessati, unitamente ai Consiglieri Regionali, Sindacati, e Associazioni, con l’obiettivo – questa la proposta – che si istituisca una delegazione di carattere permanente che abbia come primo obiettivo di incontrare i Ministri per le Infrastrutture e per il Sud”.
La proposta , fatta a nome del Corsecom, parte dalla premessa che per la soluzione dell’atavico problema dell’ammodernamento della SS.106 è necessario, anzi è fondamentale, non solo l’impegno dei Sindaci, della Regione, dei nostri parlamentari ma anche l’urgenza, di varcare i confini della regione, portando la questione a Roma, ai tavoli del Governo, del Presidente del Consiglio, del Ministro per le Infrastrutture, del Ministro per il Sud, ai quali dire con forza che si tratta di una questione di interesse non solo regionale ma nazionale e, finanche, europea. Macrì è, peraltro, dell’opinione ( giusta) che ” con un grande investimento sulla Statale 106, il problema prioritario della sicurezza raggiungerà livelli accettabili, il PIL regionale aumenterà, scenderà la disoccupazione, si creerà ricchezza, le aree vocate al turismo saranno avvicinate e compattate e riceveranno impulso notevole, e gli stessi dirigenti dei porti e degli aeroporti potranno ragionare insieme e coordinarsi”.
L’analisi di Francesco Macrì si spinge oltre “C’è il Mediterraneo – dice – che, pur essendovi noi affacciati, abbiamo conosciuto solo nei libri di geografia, o in quelli di storia e filosofia o attraverso le drammatiche cronache degli sbarchi degli immigrati. Esso non costituisce soltanto un grande passato, oggi rappresenta una prospettiva ampia, complessa, piena di incognite, di inquietudini, ma anche ricca di straordinarie opportunità per la politica internazionale, per la cultura, per l’economia, esso insomma è un’area alla quale l’Europa deve decidere di guardare con estrema e urgente attenzione poiché costituisce la sua frontiera al Su”.
E’ ovvio che, in questo caso il discorso dell’ Avv. Macrì si spinge ben oltre alla cronica necessità del completamento dei tratti di strada della Locride perchè, giustamente l’interesse prioritario è quello di raccordare l’intera fascia ionica non solo reggina. Le recenti riunioni e gli incontri tenutisi per mettere a fuoco il problema, secondo Francesco Macrì costituiscono tappe importanti nel percorso di avvicinamento alla soluzione del problema che da decenni impegna istituzioni, amministratori, associazioni e singoli cittadini calabresi.
Anche perchè tutti sembrano remare nella stessa direzione, nella convinzione che ” quello della Statale 106 non può e non deve essere la bandiera di una sola parte politica ma deve diventare lo sforzo straordinario di tutti.” E’ chiaro, però, conclude Macrì, che il problema è ancora in uno stadio iniziale. Merita perciò di essere compiutamente affrontato con progetti e possibilità concrete di finanziamento.