C’è anche il pediatra Pietro Buonaventura Zavettieri nell’elenco delle persone finite in manetta ieri nel corso dell’operazione denominata “Gerry”, il maxiblitz eseguito tra Calabria, Sicilia e Toscana, condotto dal nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro e diretto dalla Procura della Repubblica – Dda di Reggio Calabria, volto a disarticolare un’organizzazione criminale dedita all’importazione di cocaina dal Sudamerica. Zavettieri, detto Bono, stando alle indagini della Dda avrebbe avuto un ruolo importante quanto a traffici di sostanze stupefacenti.
Un uomo insospettabile, un medico che prestava servizio in Calabria ma dimorava in Sicilia. Ed infatti è a Messina che i finanzieri lo hanno raggiunto ed arrestato. Secondo quanto è emerso dalle indagini Zavettieri avrebbe svolto il ruolo di finanziatore di traffici illeciti, ma anche acquirente di ingenti partite di sostanze stupefacenti provenienti dal Sudamerica. L’inchiesta però non è riuscita a documentare se quelle attività abbiano portato o meno all’arrivo effettivo della droga e per questo ad oggi al professionista viene contestato il reato tentato. Per quanto concerne la figura di Zavettieri, gli inquirenti spiegano come dalle carte emerga uno spaccato inquietante della personalità del professionista.
Sono numerose le chat raccolte dagli investigatori in cui Zavettieri parla con il suo uomo di fiducia, Sandro Favasuli, inviandolo anche a trattare l’acquisto dello stupefacente all’estero, specie con i sudamericani Andres Salazar Garcia e Margarita Alejandra Rodriguez. Salazar Garcia, fra l’altro, fu identificato da personale di Trenitalia e, una volta giunto a Reggio Calabria, alloggiò in un notissimo agriturismo della zona greco-calabra della provincia reggina, con prenotazione effettuata dallo stesso Sandro Favasuli.
ALESSANDRA BEVILACQUA