Saranno nove i comuni della Locride chiamati a rinnovare i rispettivi consigli comunali nella tornata elettorale fissata il prossimo 12 giugno. Avendo tutti una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti, non è previsto il turno di ballottaggio.
Quasi ovunque i sindaci uscenti andranno a caccia del secondo mandato consecutivo. Tra le competizioni più attese quelle di Caulonia e Bovalino. Nell’antica Castelvere l’attuale primo cittadino, nonché presidente dell’associazione dei comuni della Locride, Caterina Belcastro punta alla riconferma sullo scranno più alto del municipio. Verosimilmente si assisterà ad un remake della sfida di cinque anni fa, quando a affrontarla fu Franco Cagliuso, sconfitto di misura.
Non è tuttavia da escludere la composizione di una terza lista, con dentro diverse anime del centrodestra cittadino. A Bovalino sogna il bis anche Vincenzo Maesano, che nei giorni scorsi ha già ufficializzato la sua candidatura alla guida del movimento civico Agave. Diversi i nomi che si fanno tra coloro che proveranno a strappargli la fascia tricolore. Gli ultimi sono quelli dell’esponente di Fratelli d’Italia Giuseppe Serranò e dell’ex segretario comunale in pensione Mario Ientile.
Nella vallata del Torbido c’è grande attesa per capire chi sarà il futuro sindaco di Grotteria, dove l’attuale primo cittadino Vincenzo Loiero sembra in predicato di ripresentarsi a capo di una lista civica, mentre tra i papabili sfidanti il nome più gettonato è quello di Giuseppe Racco. Situazione in stand by a Portigliola, dove è ancora in corso l’attività della commissione d’accesso, chiamata ad accertare eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata. In caso di scioglimento per mafia l’appuntamento con le elezioni comunali è rinviato almeno di un anno.
Si voterà anche a Staiti, con i suoi 279 residenti il comune più piccolo della Calabria, dove sembra certa la ricandidatura dell’attuale sindaco Giovanna Pellicanò, la quale sarà contrapposta ad una nuova lista civica al momento in via di definizione. Stesso scenario a Placanica, dove è ormai cerca la ricandidatura dell’attuale sindaco Antonio Condemi, pronto a sfidare un raggruppamento civico espressione dell’attuale minoranza.
Anche a Caraffa del Bianco, piccolo centro di tradizione socialista, il sindaco vicino alla Lega Stefano Marrapodi cerca la riconferma. Secondo quanto si è appreso ci sarebbe un forte pressing di una fetta di popolazione che vorrebbe l’ex amministratore Paolo Giovanni Di Giorgio come candidato contrapposto.
A Ciminà la giovane sindaca Giusy Caruso non ha ancora sciolto la riserva circa una sua eventuale ricandidatura. Di certo si va verso una riconferma in blocco, con ruoli diversi, dell’attuale gruppo di maggioranza consiliare. Giornate di fermento anche ad Antonimina, il cui sindaco uscente Luciano Pelle non è ancora certo di ripresentarsi ai nastri della competizione elettorale. Elezioni rinviate a Bianco, dove la gestione commissariale del Comune dovrà protrarsi fino alla conclusione del giudizio davanti alla Cassazione dopo il ricorso presentato dall’ex sindaco Aldo Canturi. Appuntamento al 2023.
Ilario Balì- ilreggino.it