Aristide Bava

SIDERNO – E’, ormai, opinione diffusa che i borghi della Locride danno un valore aggiunto allo sviluppo del settore turistico. Conferma in questo senso è arrivata anche dalla recente Borsa Internazionale del Turismo di Milano dove molteplici sono state le richieste dei Tour Operator Italiani e stranieri delle possibilità, in questa direzione, che offre il territorio calabrese in generale e ,più specificatamente quello Locrideo. Queste richieste hanno stimolato il gruppo operativo di settore del Corsecom, cooordinato dal presidente Mario Diano, ad effettuare un piccolo ma accurato sondaggio, anche in virtù della recente concomitanza con le festività pasquali in parecchi borghi dell’entroterra ionico. In particolare sono state richieste informazioni sull’andamento delle presente durante le festività di Pasqua e, soprattutto, su quali sono le aspettative per l’ormai imminente periodo estivo. Sono stati a questo proposito contattati i titolari di B&B ,di appartamenti disponibili , o di antichi palazzi che già da qualche tempo sono stati trasformati in case vacanze .

 

La ricerca è stata svolta tra i Borghi della vallata del Torbido e dello Stilaro, dell’area del Geracese , del Bonamico e più a sud dell’area ”La Verde” e dell’area Grecanica. Le risposte sono state pressocchè unanime. I titolari di queste piccole strutture hanno evidenziato che nel periodo Pasquale le vere presenze “turistiche”con pernottamento sono state molto limitate. In sostanza, forse anche per il tempo che non è stato molto clemente, c’è stato il classico “mordi e fuggi” con soste limitate a visite improvvise e non programmate che hanno interessato, in ogni caso, le attività di ristorazione ma che ancora non sono ascrivibili ai veri turisti. Solamente nell’aria Grecanica tra Brancaleone e Bruzzano, nel comune di Camini e in quelli di Gerace e Stilo, che rimangono le “perle” dell’entroterra ionico. si sono notate le reali presenze turistiche di gruppi, seppur di numero limitato, anche di stranieri. Più accentuata e’stata, invece, la presenza di famiglie in gita per visitare i siti più conosciuti e più organizzati ma questo, indirizzato, soprattutto, alla ricerca di Ristoranti tipici con specialità locali.

 

Una conferma, in questo caso, che l’enogastronomia è fattore trainante, da non sottovalutare, anche per la movimentazione territoriale che diventa molto importante per l’economia dei piccoli borghi. In compenso, però, malgrado la delusione per i non esaltanti risultati del periodo pasquale che aveva suscitato delle aspettative migliori ( ricordiamoci però che ancora la paura del Covid ha tarpato le ali ai possibili vacanzieri esterni) i titolari di B & B e delle altre strutture ricettive si sono detti, invece, soddisfatti dalle numerose richieste di soggiorno che sono già arrivate, e che stanno arrivando, per i prossimi mesi estivi. E il discorso riguarda soprattutto richieste di fuori regione. Questo, dopo il periodo nero passatoi negli ultimi due anni, può essere interpretato – affermano i rappresentanti del settore – come un segnale che evidenzia la volontà dei cittadini di muoversi nuovamente, di viaggiare e soprattutto di spostarsi verso questa parte della Calabria che comincia ad essere conosciuta sempre più, per le sue potenzialità turistiche e per la presenza di molti suoi centri storici di indubbio interesse, anche da parte dei vacanzieri delle altre regioni. Giusto, dunque, insistere sul percorso di promozione che da qualche tempo è stato attivato e che proprio nei Borghi antichi ha un grosso punto di forza.

D’altra parte non bisogna considerare questa una novità. I borghi sono luoghi ricchi di storia, di cultura e di tradizioni. Anche per questo sono fortemente amati dai turisti, specie dagli stranieri. E, finalmente, dopo essere stati abbandonati per anni dai loro abitanti in cerca di lavoro altrove, oggi ritrovano gli imput per essere rivalutati e ritrovare nuova vita con risvolti positivi anche in campo economico e sociale.

 

nella foto uno scorcio di Siderno superiore