Aristide Bava
SIDERNO – Le favole finiscono quasi sempre con la classica frase “..e vissero felici e contenti”. E così sembrerebbe debba finire l’eterna favola del completamento della nuova SS.106 dopo il recente incontro che si è tenuto a Locri e nel corso del quale è stata data assicurazione dall’ Europarlamentare Vincenzo Sofo, che la cosiddetta “strada della morte” finalmente si farà in quanto fa parte del progetto”Ten-T” elaborato dall’ Unione Europea.
E, in effetti, la Commissione europea ha incluso l’intero tracciato della Strada statale 106 tra Catanzaro e Reggio Calabria come parte della rete globale nella proposta di revisione del regolamento sulla rete transeuropea dei trasporti ( appunto Ten-T) anche se – è doveroso dirlo – questa inclusione, nella fase iniziale non esisteva, ed è stata fatta proprio grazie ai solleciti dello stesso europarlamentare calabrese. Comunicazione della inclusione era stata fatta alla fine del dicembre scorso all’ On. Sofo, appunto, dalla presidente della Commissione trasporti europea Adina Valean. Secondo Sofo, dunque, la realizzazione della strada, anzi – ha precisato – di quella che è meglio chiamare dorsale jonica, come è inserita nel progetto europeo, deve essere data per scontata anche se – come è stato detto – adesso si tratta solamente di quantificare il tempo che ci vorrà per la sua realizzazione. Noi non vogliamo essere scettici ma è giusto dire che i cittadini della Locride da oltre trent’ anni continuano a sentire dire che il tratto di strada che maggiormente li interessa ovvero quello che da Monasterace dovrebbe arrivare a Reggio Calabria è sempre sul punto di essere realizzato se non scoprire, poi, che per un motivo o per un’altro c’è sempre qualcosa che ne impedisce la realizzazione.
Non ci stancheremo mai di scrivere, a questo proposito, che il tratto di strada da Locri ad Ardore, ad esempio, aveva già un suo progetto approvato e finanziato ( con tanto di espropri fatti nel territorio comunale di Ardore ) che all’improvviso si è dileguato come neve al sole. E anche in questo caso, dunque, qualche dubbio, visto le negative esperienze del passato e le tante promesse disattese, potrebbe essere legittimo. Intanto – è stato lo stesso On. Sofo – a precisarlo se è vero che il progetto è stato inserito nel progetto europeo è anche vero che dovrà essere il Governo Italiano a realizzarlo. E il problema probabilmente non è di poco conto anche perchè è necessario ( e urgente) individuare le risorse per questa realizzazione che al momento non sono previste ne nel Pnrr nè in altre misure.
La domanda , quindi, è molto semplice: ci sarà l’impegno effettivo del nostro Governo a finanziare l’opera ? E se la risposta sarà positiva, quali saranno i tempi per la sua realizzazione ? Noi queste risposte non le abbiamo ma è doveroso che vengano girate agli organismi istituzionali, sindaci in primis, perchè una cosa è certa. A questa terra nessuno ha regalato niente e i cittadini sono ben consapevoli che, neanche in futuro, nessuno regalerà niente. Quindi l’unica possibilità perchè anche questa ennesima “notizia” non venga disattesa è auspicare una grande sinergia – sindaci, esponenti regionali, parlamentari, sindacati e associazioni varie – per far sentire una voce unica per far capire che la nuova 106, o dorsale ionica che dir si voglia, è veramente una infrastruttura di grande importanza per la connessione tra questa parte di territorio e il resto d’Italia e d’Europa. Se così non sarà, ancora una volta perderemo quest’altro treno, e saremo costretti a vivere di eterne speranze in attesa di altre promesse e altri impegni che rimarranno, come al solito, disattesi. Con buona pace delle favole a lieto fine.
Intanto la cronaca di ieri registra altri incidenti con due morti