LETTERA APERTA
ALLA Prefettura di Reggio Calabria
Alla Questura di Siderno
Ai Comuni di Siderno
Monasterace
San Luca
Grotteria
Giorno 8 febbraio 2022 i lavoratori della Locride Ambiente scenderanno in
sciopero.
Il motivo è sempre, trito e ritrito,
lo stesso: mancato pagamento delle
retribuzioni .
E’ una cosa triste che i lavoratori siano costretti – perchè di questo si tratta –
a fare continuo ricorso a tale forma di protesta solo per ottenere ciò che non
solo è loro diritto ma dovrebbe anche essere automatico.
La regola di ogni società e la base di ogni democrazia, infatti, dovrebbro
essere quelle che portano ogni mese con sufficiente puntualità all’operaio la
‘mercede’ del lavoro prestato .
Si tratta di diritti . Niente di più e niente di meno
E se è vero che ogni regola ha le sue eccezioni è anche vero perrò che nel
nostro caso la regola ormai diventata quella di non venire pagati.
Si tratta di una situazione insostenibile con i lavoratori ormai stremati non
solo dal dover ogni mese rincorrere i mezzi per vivere ma anche dall’essere
costretti ad affannarsi richiedendo continui intverventi sostitutivi e, nel caso in cui anche tali rimedi non sortiscano effetti, sfinendosi in logoranti proteste e sfiancandosi in continui presidi.
Il tutto solo per ottenere, si ripete, i mezzi di sussistenza loro dovuti.
I lavoratori – cui si aggiunge la scrivente organizzazione sindacale costretta a
combattere insieme ai propri assistiti solo per far recuperare loro il pane
quotidiano – sarebbero ben felici di mettere finalmente la parola fine a tutto
ciò provvedendo anche a revocare l’ormai imminente sciopero.
Ad una condizione.
Quella di essere pagati entro tale data e di ricevere garanzie di una sostanziale futura regolarità nei pagamenti.
Ove così non fosse lo sciopero – che si ribadisce non è solo di cantiere ma
riguarda proprio nella sua interezza la società Locride Ambiente – ovviamente
resterà in piedi. Ed i lavoratori, loro malgrado, non si fermeranno qui: sfiniti e stremati come sono ormai sono pronti mettendo in scena altre eclatanti
proteste, sempre nel rispetto della legalità.
Ed a proposito di legalità: quello che chiediamo oggi all’Autorità di Governo
ed ai Comuni cui ci rivolgiamo non è solo un intervento nell’immediato ma
anche che ci diano risposte utili a spiegare il perchè di una tale situazione.
Perchè solo conoscendo le cause di un problema si gettano le basi per trovare prima e mettere in pratica poi le relative soluzioni.
Ad esempio vorremmo sapere perchè, nell’indifferenza generale, da sempre
la Locride Ambiente – ma chi ci legge stia pur tranquillo che il problema non è
solo della Locride Ambiente essendo diffuso e generalizzato per gran parte
della società operanti nel comparto – faccia azienda con le risorse destinate
ai lavoratori.
Da sempre infatti l’ultimo problema di tali società è quello di retribuire i
lavoratori i quali, dietro le proprie legittime rivendicazioni, troppo spesso si
sentono rispondere che soldi non ce n’erano (!!!) che quelli che c’erano
servivano per il DURC o per le assicurazioni o la manutenzione dei mezzi laddove non ,addirittura per il carburante.
Insomma un’azienda si aggiudica un appalto il cui canone, secondo l’offerta
presentata, doveva bastare a tutto; retribuire i lavoratori, far fronte alle spese (comprese tasse e contributi previdenziali) e sostenere le spese di gestione del servizio (automezzi e via dicendo) dovendo anche residuare il guadagno aziendale .
Poi però si scopre improvvisamente che questi soldi non bastano più e a
farne le spese sono i lavoratori con la scusa che quel poco che c’è in cassa
serve a mandare avanti l’azienda.
Ma ci chiediamo e chiediamo a chi ci legge: non sono i lavoratori a mandare
avanmti l’azienda ?
Tutto ciò quando i Comuni /Stazioni appaltanti pagano con sufficiente
regolarità.
Figuriamoci cosa succede quando questi pagamenti, invece ritardano o vanno
a mancare del tutto.
Altra domanda: come ben noto alle Amministrazioni cui la presente è
indirizzata, i lavoratori sono costretti ogni mese ad avanzare richieste di
intervento sostitutivo della Stazione appaltante.
Ed allora, consapevoli della natura obbligatoria dell’istituto e del fatto che dal felice esito delle stesse dipende l’unica possibilità per i lavoratori di venire retribuiti, perchè i Comuni ritardano a dismisura (fino a 15 giorni) l’attivazione dei procedimenti?
15 giorni che unitamente ai tempi tecnici necessari dilatano enormemente i
tempi per chi non ha di che mettere in tavola.
E qui la responsabilità delle Amministrazioni è palese con comportamenti non si sa bene dettati da cosa, se da inefficienze proprie o da ‘ benevolenza’ nei confronti della Locride Ambiente e delle aziende in generale.
Società che potrebbero ben pagare i lavoratori se solo lo volessero anche in
presenza degli interventi sostitutivi senza danno alcuno visto che l’unico
effetto, in tali casi, sarebbe quello dell’immediato blocco dei procedimenti
senza alcun rischio di duplicazione degli stessi.
D’altro canto è proprio quela la ragione del termine che le Stazioni Appaltanti, una volta attivati i procedimenti, devono concedere al datore di lavoro.
Queste sono scuse – che pur abbiamo sentito – per chi in realtà non vuole
pagare.
L’unica conclusione quindi è che alla fine neanche i Comuni si spendano poi
tanto per i lavoratori, complicando ulteriormente lungi da facilitarla la loro
vita.
Detto ciò i lavoratori ribadiscono di essere disponibili a revocare lo sciopero
alla indicate condizioni.
La parola ora passa alle istituzioni, ai Comuni ed alla Prefettura.
Attendiamo risposte.
In mancanza lo sciopero si terrà regolarmente e sarà solo il primo passo per lavoratori che ormai non ce la fanno più.
Per il momento giorno 8 febbraio, stando così le cose, i lavoratori protesteranno con un corteo che partirà da Corso della Repubblica a Siderno presso gli uffici della Locride Ambiente per poi dirigersi verso Piazza Vittorio Emanuele nei pressi della sede municipale.
Vibo Valentia, 1 ° febbraio 2022
Il Coordinatore
Provinciale Slai Cobas
Nazzareno Piperno