SLAI COBAS VS LOCRIDE AMBIENTE
Aristide Bava
SIDERNO – E’ rimasto vano il tentativo di apertura del sindacato Slai Cobas con i vertici aziendali di Locride Ambiente per cercre di mettere qualche toppa alla grave problematica legata al mancato pagamento delle mensilità dei lavortatori; e adesso si passa ad una nuova strategia che prevede l’applicazione dell’intervento sostitutivo. In una apposita nota Nazzareno Piperno, responsabile provinciale del sindacato fa riferimento, in apertura dopo vaeie considerazioni, all’invito risalente, ormai allo scorso 27 dicembre 2019, rivolto ai vertici aziendali, “di aprire un confronto, magari al fine di concordare un piano di rientro delle varie morosità – che ad oggi mediamente si attestano in circa 3/4 mensilità per ogni cantiere in cui la Locride Ambiente opera – che potesse operare una sintesi tra le opposte esigenze e, in qualche modo, consentire un ripiano, per così dire, più morbido, dell’arretrato economico accumulato dalla Locride Ambiente e che però pesa come un macigno sulle spalle dei lavoratori”. A questa apertura, dice Piperno, non c’è stata nessuna risposta e per evitare che in futuro il sindacato venga accusato di “non averci provato” viene ribadito che “per fare accordi o anche solo per parlarsi bisogna essere in due. E nel nostro caso i nostri tentativi di parlare e confrontarsi si sono ridotti ad un unico desolante monologo, senza costrutto o sbocchi possibili proprio perchè monologo senza interlocutore alcuno. Poi è chiaro che nessun comportamento umano, anche omissivo, rimane senza conseguenze: e il silenzio della Locride Ambiente, che continua imperterrita a non dare segnali di vita, chiusa nella propria torre fatta non d’avorio ma di debiti e di risposte non date, non può rimanere senza risvolti pratici”. Ecco, dunque – annuncia Piperno – che per come detto nella nota soprarichiamata “abbiamo già provveduto ad attivare le prime richieste di attivazione dell’intervento sostitutivo della stazione appaltante che, da ora in poi, verranno azionate in maniera sistematica presso ogni cantiere ove se ne ravvisi la necessità, nel tentativo di poter garantire ai lavoratori pagamenti il più possibili puntuali”. Il sindacalista avvisa tutti i Comuni interessati che ” l’attivazione obbligatoria dell’intervento sostitutivo dovrà avvenire non appena decorsi i termini di legge (15 giorni dalla ricezione delle richieste) perchè il nostro intento è quello di creare un sistema di pagamento alternativo e regolare rispetto a quello di un’azienda che non vi provvede. Trascorsi i termini – dice Piperno – chiameremo in causa le stesse stazioni appaltanti che verranno quindi gravate dei costi e delle spese legali che invece potrebbero risparmiare ove attivassero per tempo i meccanismi di pagamento richiesti” – Nella parte finale del comunicato la considerazione che non c’è altra possibilità “Perchè dinnanzi ad una società che non da risposte di nessun genere, non vi è altro mezzo che attaccare a testa bassa utilizzando tutti gli strumenti che l’ordinamento riconosce”. Lo Slai Cobas ricorda, peraltro, che ” a non dare risposte non è solo la parte privata di quest’azienda, ma anche la parte pubblica che, pur essendosi ricoperta di ridicolo a mezzo del Presidente Gerace e del Presidente del Conssorzio dei dei Sindaci Loiero, che hanno promesso a destra e a manca impegni e pagamenti delle retribuzioni in pubbliche riunioni. poi puntualmente disattesi, a tutt’oggi non ci risulta abbiano avuto la responsabilità di dimettersi per recuperare almeno un pò della dignità perduta, preferendo rimanere attaccati con le unghie e con i denti alle poltrone e alle cariche che ricoprono”. Nella parte finale un ulteriore invito alle dimissioni unica possibilità per “differenziarsi da una parte privata che tanti sfaceli sta compiendo anche se, forse, è troppo tardi per riparare i danni ed evitare di confondersi con chi sta amministrando così male questa società”. Stando cos’ le cose si prevede un gennaio molto caldo legato anche alla problematica della raccolta dei rifiuti.