Nel corso degli ultimi giorni sono state incrementate le attività contrasto alla criminalità organizzata, svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri, attraverso le Compagnie dipendenti di Roccella Jonica, Locri e Bianco nell’ambito del piano denominato “focus ‘ndrangheta”.

Il rinnovato dispositivo di controllo straordinario del territorio, ha visto l’impiego di numerose pattuglie dell’Arma dei Carabinieri che sono state impiegate in una mirata strategia operativa di aggressione ai sodalizi mafiosi, elaborata in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di contrastare la recrudescenza della fenomenologia criminale. I Carabinieri hanno eseguito controlli e perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati, inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta. Nello specifico, il consuntivo dell’attività svolta in punti nevralgici della locride in delicate fasce orarie oggetto dell’incremento degli episodi criminali anche secondo un attento monitoraggio georeferenziale, ha visto il controllo di 196 persone e di 148 veicoli.

All’esito dei mirati servizi:

  • i Carabinieri del N.O.RM. – Aliquota Radiomobile – della Compagnia di Roccella Jonica hanno tratto in arresto, nella fragranza di reato, AGOSTINO Giuseppe, 47enne di Marina di Gioiosa Jonica, già noto alle FF.OO., per resistenza a Pubblico Ufficiale e violazione degli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. In particolare l’uomo, in atto sottoposto alla predetta misura di prevenzione, si è sottratto al controllo dei Carabinieri, rifiutandosi di esibire la carta precettiva, in tale circostanza lo stesso proferiva frasi oltraggiose all’indirizzo dei Carabinieri. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la propria abitazione, in regime degli AA.DD., su disposizioni dell’A.G.;
  • i Carabinieri della Stazione di Caulonia Marina hanno tratto in arresto BAVA Francesco, 53enne del posto, già noto alle FF.OO., in ottemperanza ad un ordine di esecuzione di espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri. Lo stesso, riconosciuto colpevole del reato di “guida sotto l’influenza dell’alcool”, è stato tradotto presso la propria abitazione dove dovrà scontare la pena di 2 mesi di reclusione.