Locri (Reggio Calabria). Il direttore generale dell’Azienda Provinciale di Reggio Calabria era finito nel mirino nella doppia inchiesta “ospedali da incubo” dedicata alla Calabria. “Ho visto gli occhi di mia figlia gonfiarsi di lacrime” ha dichiarato nel pomeriggio a Locri, Pasquale Misiti confermando di aver rassegnato le dimissioni dall’incarico ad oggi ricoperto all’ASP reggina al Commissario Saverio Cotticelli.
Richiesta puntualmente respinta e dopo che lo stesso Commissario per il piano di rientro si è confrontato con il Ministro Grillo, al quale – come emerso nel servizio andato in onda martedì sera – l’inviato delle “Iene” aveva consegnato un dossier in cui si parlava anche della posizione dell’attua Dg, subentrato in tale in carico all’indomani del ben servito a Scura.
Ma l’esperienza di Mesiti, alla guida dell’Asp, potrebbe presto concludersi, per altri motivi non riconducibili alla sua volontà. Sull’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, come risaputo, incombe lo spettro dello scioglimento per mafia. E presto dalla Prefettura e dal Ministero dell’Interno potrebbe giungere un’importante decisione, alla luce della relazione della commissione d’accesso che era stata chiamata a valutare eventuali infiltrazioni della ‘ndrangheta.
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