Si discuterà a metà del prossimo mese di ottobre davanti al Gup di Locri l’udienza preliminare nei confronti di 24 imputati, in gran parte residenti tra Locri, Siderno, Marina di Gioiosa Ionica, Ardore, della Piana di Gioia Tauro e di altri residenti fuori regione, per i quali la Procura della Repubblica di piazza Fortugno ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa, a vario titolo e con modalità differenti, di fare parte di un’associazione per delinquere dedita alla commissione di più delitti contro il patrimonio, quali truffe online, ricettazione e riciclaggio, ed altro ancora.

Come riporta Rocco Muscari su gazzettadelsud.it,il procedimento penale che è approdato davanti al Gup di Locri è stato coordinato dal sostituto procuratore Grazia Tursi, che ha chiesto il rinvio a giudizio degli indagati all’esito di un’attenta analisi dello sviluppo del fenomeno delle truffe on line commesse nel territorio della Locride, in particolare, l’attività investigativa della Sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza prendeva le mosse da una denuncia presentata da una persona offesa, residente in provincia di Lecce, che aveva corrisposto la somma di seimila euro per l’acquisto di un mini escavatore, mai recapitato.

Gli investigatori della polizia giudiziaria di Locri hanno proceduto a monitorare degli episodi simili a quelli denunciati e, così facendo, sono risaliti fino ad individuare il 46enne G.T. di Siderno, quindi F.F. 59 anni residente a Gioiosa Ionica e V.A. 29 anni residente a Locri, destinatari di gran parte dei proventi illeciti.