Si è concluso con 12 condanne e 5 assoluzioni il primo grado del filone celebrato a Locri di “European ‘ndrangheta connection” nato dall’operazione nota anche come “Pollino” scattata a dicembre 2019. Il tribunale presieduto dal giudice Annalisa Natale (a latere Mauro Bottone e Mariano Robertiello) ha comminato oltre 170 anni di carcere nel processo celebrato con rito ordinario iniziato a gennaio 2020. In abbreviato erano state in tutto 34 le condanne emesse dal gup.

Al centro della maxi-inchiesta alcuni presunti affiliati o compartecipi alle cosche Pelle-Vottari-Romeo di San Luca, Cua-Ietto di Natile di Careri e Ursini di Gioiosa Jonica. La maxioperazione aveva coinvolto anche diversi altri Paesi oltre all’Italia, dalla Germania ai Paesi Bassi e il Belgio. Gli inquirenti della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, erano infatti riusciti a predisporre un’azione comune contro la ‘ndrangheta e le sue proiezioni in Europa e nel Sud America – specie nel Costa Rica – svelando un fitto sistema incentrato sul narcotraffico.