R. e P.

Il conflitto tra legalità e coscienza che in questi primi dieci giorni di dicembre,si consuma all’interno dell’ospedale di Locri, senza soluzione di continuità,si può fotografare in due episodi.
Il primo riguarda la ” non nomina” del nuovo direttore sanitario ospedaliero,che benché reso idoneo all’incarico,non trova ,a diciassette giorni dall’espletamento delle procedure concorsuali,la forza di gravità per posare il corpo nel ruolo.Tutti sanno, forse solo i calciatori impegnati in Qatar non lo sanno,il nome del neo direttore sanitario,ma nessuno osa sfidare il silenzio ammorbante che circonda questo mistero.

Martedì 13 continuando questo enigma, depositerò presso la Procura della Repubblica una denuncia per abuso d’ufficio, interruzione di pubblico servizio ed estorsione aggravata e continuata nei confronti dei cittadini della locride.

Il secondo episodio riguarda la gestione organizzativa del reparto di medicina generale. Da più parti e da più persone viene segnalato il grave disservizio di assistenza e di garanzia dell’igiene nei confronti delle persone ricoverate (25 persone) che alternano-queste ultime-,cure e premure a favore degli ammalati più gravi . La carenza di infermieri ed operatori ausiliari ,mette a dura prova la degenza dei ricoverati. Non può esserci sanità senza umanità .La legalità e la coscienza non colorano le grigie stanze degli ayatollah ospedalieri. Vergogna!

Pino Mammoliti