“Considerato che ormai il livello di attesa e la fiducia che i Lavoratori dell’UTIC hanno avuto nei confronti della Direzione Strategica è stato inutile e deludente, che da circa cinque anni viene denunciato un clima invivibile nel Reparto e nonostante i provvedimenti di trasferimento ad altre Unità Operative di alcuni Dipendenti, la disposizione impartita dal Direttore Generale è quotidianamente disattesa, tenuto conto che più volte la Direzione Strategica nonostante abbia verificato ed ammesso la condizione grave e dannosa per i Lavoratori e per l’assistenza, non ha adottato nessun provvedimento, i Lavoratori si sono riuniti in assemblea in data 10/10/2018. La CISL FP è addirittura venuta a conoscenza di un clima di vendetta che viene puntualmente applicato nei confronti dei Lavoratori che hanno avuto il coraggio e la responsabilità di denunciare la grave condizione in cui operano ma anche le minacce di morte e i danneggiamenti di alcune loro autovetture, tutte condizioni puntualmente denunciate alle Autorità Competenti. La Strategia di vendetta che viene “inflitta” ai Lavoratori dell’UTIC, consiste nel lasciare in turno un solo Infermiere e al massimo una unità di Supporto, per come dimostrano i turni di servizio e le testimonianze disponibili, garantendo invece nel Reparto attiguo più risorse nonostante il più basso indice di intensità di cure. La CISL FP che raccoglie la disperazione e il dissenso manifestato agli organi Aziendali, colpevoli di aver permesso certe condizioni e soprattutto di averle mantenute per tanto tempo, riceve da parte dei Lavoratori dell’UTIC riuniti in Assemblea, il mandato di proclamare lo stato di agitazione nell’attesa di fissare una o più giornate di sciopero, rispettando tutte le condizioni e i contingenti minimi per garantire il servizio. La CISL FP ha comunicato tale necessaria azione a sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria, alla Direzione Strategica e alla Procura della Repubblica di Locri per verificare l’eventuale presenza di colpevolezza nei confronti di chi potrebbe aver sottovalutato, mantenuto, non ottemperato o garantito l’opportuna vigilanza a cui obbliga il ruolo rivestito. La CISL FP si augura che questa responsabile tutela possa servire per evitare il perdurare e il perpetrarsi di tali assurde ed incredibili situazioni che nella martoriata e mal gestita ASP di Reggio Calabria vengono però mantenute”. E’ quanto scrivono in una nota il segretario generale Vincenzo Sera ed il segretario generale aggiunto Giuseppe Rubino.