Di fronte all’ennesimo attacco della criminalità nei confronti di un amministratore comunale la Chiesa di Locri-Gerace non rimane indifferente: manifesta ancora una volta il proprio sdegno e la propria ferma condanna.

Venuto a conoscenza che alvice sindaco di Bianco, dottor Pasquale Ceratti, è stata assegnata una scorta in seguito ad attività investigative dalle quali è emerso il pericolo di un attentato nei suoi confronti, il vescovo della diocesi, S.E. monsignor Francesco Oliva, si è incontrato con il dottor Ceratti, per esprimere la vicinanza sua personale e di tutta la comunità diocesana.

Durante il colloquio il vescovo, apprendendo l’intenzione del dottor Ceratti di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di vice sindaco, haprovato a convincerlo di recedere dalle sue intenzioni. “E’ un giovane preparato, un medico molto stimato -ha dichiarato monsignor Oliva- uno dei giovani professionisti che aveva scelto di tornare dare il proprio apporto anche in politica per la sua terra. La politica ha bisogno di gente pulita, che non si piega ai ricatti e alle intimidazioni. Far fuori dalla politica un giovane così motivato è una perdita per tutti e per il bene comune”.

Monsignor Oliva auspica che tutta la società civile sia capace di fornire una risposta chiara e netta contro chi vuole fare della sopraffazione e dell’intimidazione il proprio metodo di vita e, ricordando quanto scrisse ai sindaci e agli amministratori dopo il suo ingresso in diocesi, richiama le parole del santo sindacoGiorgio La Pira: “la politica è l’attività religiosa più alta dopo quella dell’unione con Dio, perché è la guida dei popoli, una responsabilità immensa, un severissimo e durissimo impegno”.

Il dottore Ceratti (la cui famiglia è stata tragicamente segnata dall’uccisione del proprio genitore dottor Stefano Ceratti, nel 1992) non deve essere lasciato solo, va sostenuto; devono essere messe in piedi tutte le iniziative necessarie per favorire e garantire un clima sicuro e democratico nel confronto politico. Non bisogna permettere che fatti come questi spengano la speranza dei cittadini.

Un plauso va alle forze dell’ordine che, grazie ad una preventiva azione di contrasto del crimine, hanno saputo intercettare l’intenzione assassina e stanno garantendo la sicurezza del dottore Ceratti.

“Mi auguro -ha aggiunto il vescovo, che si è sentito anche con il sindaco Aldo Cantiri- che il dottor Ceratti receda dalla sua volontà di dimissioni. Ma, soprattutto, mi auguro che la coscienza civile del paese reagisca e che tutti uniti si lotti contro ogni forma di organizzazione malavitosa, qualunque sia il suo nome, ‘ndrangheta, camorra o mafia”.

 

L’Ufficio per le Comunicazioni Sociali

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