Aristide Bava
SIDERNO – Si è spento presso l’ Ospedale di Vibo Valentia, stroncato da una grave malattia il giudice Sergio Malgeri, uomo di grandi virtù e magistrato integerrimo e di grande prestigio e competenza presso il Tribunale di Locri. Una perdita inaspettata che lascia un grande vuoto in coloro che lo hanno conosciuto non solo per le sue notevoli capacità professionali ma anche per la sua cultura, la sua umanità e il suo grande attaccamento sociale. Grande interprete del diritto ha svolto in maniera encomiabile la sua attività anche se, volutamente, sempre lontano dai riflettori. Con lui , anche se ancora giovane, se ne va un pezzo di storia del Tribunale di Locri. Le nostre sentite condoglianze a tutti i suoi familiari.
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Sergio, Fratello Mio.
Oggi che non ci sei più, Sergiolino, voglio ricordarti con questa foto piena di ironia, autoironia e gioia che scattammo appena un mese e mezzo fa a Livorno (era il 3 marzo).
Ci trovavamo davanti al mitico, per te e per me, Teatro Goldoni dove nel 1921 era nato il Partito Comunista d’Italia.
Lì in un giorno del gennaio di 101 anni prima, tra gli attivisti-fondatori del nuovo Partito, c’era anche un nostro pro-zio, lo zio di papà che come nostro padre, fra l’altro, si chiamava: il dottor Francesco Malgeri.
Tu appassionato di Storia, come me ma con tanta maggiore preparazione della mia, eri felice di essere lì, finalmente, a vedere e “toccare” i luoghi in cui era nato l’unico Partito a cui effettivamente ti sentivi, per più ragioni, legato. Un Partito che non esiste più da tempo, ti ricordavo io. E qui iniziavano le discussioni… Io sempre proiettato sul Cambiamento, sulle novità, sul futuro e tu a ricordarmi la Storia, gli insegnamenti della Storia, i fatti del passato (quante volte hai citato i Martiri di Marzabotto…).
Discussioni a volte accese, accesissime, che, a chi ci ascoltava, a volte, sembravano litigi, ma erano, invece, sempre, momenti di scambi di cuore.
Scambi di cuore tra due Fratelli che non avevano bisogno di dirselo mai quanto amore provassero l’uno per l’altro.
E, ora che ci penso, non ce lo siamo mai detti e, addirittura, non ci siamo mai abbracciati. Mai. Non ce n’era bisogno, tra di noi.
Solo avant’ieri, Pasquetta, il giorno prima che te ne andassi dal nostro stupido mondo, prima di uscire dalla stanza in cui eri ricoverato, ti ho detto per la prima volta, e non era mai capitato: “Batti cinque!”. E tu, a quel “batti cinque!”, con un sorrisetto sardonico dei tuoi, avevi corrisposto.
Ciao Sergio, Fratello Mio!
Gianni Malgeri fb
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Un galantuomo ineguagliabile.
Scrivere e piangere non mi capita spesso,ma oggi è una di quelle occasioni.L’esordio della mia vita professionale coincise con una sentenza,di condanna, pronunciata dal giudice Malgeri. Era la prima di tante altre,ma diversamente dalle altre,conteneva :diritto, umanità, pena e, soprattutto, speranza.Era così il Giudice Malgeri,colto, raffinato, gentile, illuminato al punto tale,che anche chi subiva una sentenza di condanna,coglieva il giusto equilibrio tra pena e riscatto.Non era e non appariva un superman, anche se ne possedeva tutti i requisiti (ha lavorato con scrupolo sino a qualche giorno fa),non cercava clamore non ne aveva bisogno, era un uomo giusto,di quelli che non bastano mai.Possedeva quella semplicità naturale che sorge dal nostro interno e che è il segreto della vera autorevolezza.Provavo la stessa ammirazione che nutrivo per un personaggio televisivo, che ispirava il mio modello di uomo straordinariamente intelligente, ironico mai banale:l tenente Colombo.
Diversamente dall’attore Peter Falk, Il Giudice Malgeri interpretava il diritto adeguandolo alla vita. Assegnandone una finalità di riscatto.
La sua prematura scomparsa,lascia sgomento un intero comprensorio,certificandone l’appartenenza alla esile e ristretta cerchia dei “Galantuomini per sempre”, anche dopo la vita terrena.
Pino Mammoliti fb
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Il Presidente della Camera Penale di Locri 1989 anche a nome del direttivo è profondamente dispiaciuto per la triste notizia, partecipa al dolore della famiglia per la improvvisa e prematura scomparsa del Dottor Sergio Malgeri . Era un grande magistrato, di altissima preparazione giuridica, uomo sensibile, scrupoloso ed attento alle questioni legali, ma sempre umano e difensore del diritto dei cittadini di vedere applicata la legge, senza pregiudizi o posizioni precostituite. Un uomo straordinario e umile che aveva grande rispetto per gli avvocati e per i suoi colleghi. Lo ricorderemo come fulgido esempio di una giustizia serena ed esemplare.
Mario Mazza fb