Si è concluso davanti al Tribunale di Locri, il processo nato dall’operazione “Happy Dog”, che riguardava, in particolare, secondo l’accusa, le presunte estorsioni e le pressioni delle cosche per ottenere l’appalto sui canili.

In ordinario erano undici gli imputati a carico dei quali la Procura antimafia reggina, contestavano, a vario titolo e con modalità differenti, reati che andavano dalla tentata estorsione aggravata al trasferimento fraudolento di valori, passando per l’illecita concorrenza sleale mediante minaccia, l’abuso d’ufficio, l’associazione per delinquere di stampo mafioso ed altro.

Oggi la sentenza nei confronti degli imputati che sono stati tutti assolti con le formule “perchè il fatto non sussiste”, “perche il fatto non costituisce reato”, “per non aver commesso il fatto” e per “intervenuta prescrizione”  dal Tribunale in composizione collegiale composta dalla Dott.ssa Ada Vitale (Presidente), Dott. Federico Casciola (Giudice) e Dott. Rosario Sobbrio (Giudice).

E’  stato inoltre ordinato il dissequestro e la restituzione di due società .

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