Lunedì è stato presentato presso il Centro Pastorale di Locri, il Corso di formazione all’impegno socio-politico e alla cura del creato Laudato sì.
Si tratta di un corso biennale di formazione all’impegno sociale e politico fortemente voluto dal Vescovo di Locri-Gerace S.E. Mons. Fancesco Oliva sulla base delle direttive fornite da Papa Francesco della sua enciclica.

Il fine ultimo del corso è quella di offrire degli strumenti utili per aiutare a comprendere questioni sociali legate ad argomenti etici molto delicati che richiedono approfondimenti ed azioni responsabili da parte della comunità.
Il percorso, suddiviso in cinque macro-aree, nei primi cinque mesi dell’anno tratterà il rapporto uomo-creato, la delicata questione ambientale, l’ecologia e le prospettive per un futuro producente nuovo Umanesimo cercando di risolvere i gap economici e sociali causati dalle nuove povertà.
Un vadevecum utile, sollecitato già nel corso dell’Assemblea diocesana di giugno durante la quale il Vescovo ha raccolto le istanze dei presenti ed ha deciso di creare questo corso di formazione basato sui principi cardine del senso civico.
L’equipe, coordinata da Cinzia Docile, direttore del corso, ha incominciato a lavorare sin da luglio effettuando un meticoloso studio dell’enciclica, soffermandosi, sì, sulle sollecitazioni di Papa Francesco, ma declinandole e proiettandole verso le difficoltà ed esigenze su cui versa il nostro territorio.
Il corso si strutturerà in tre incontri di lunedì per i cinque mesi coinvolti, durante i quali non mancheranno importanti testimonianze dei tanti che in direzione “contraria ed ostinata” si sono distinti sul territorio per il loro impegno a favore del bene della Locride.
Non casuale è il simbolo del progetto, un uomo al centro di un complesso urbano, emblema di una visione antropocentrica, ma con le braccia rivolte verso l’alto come simbolo di lode al Signore.
Il percorso formativo comincerà a gennaio del nuovo anno, con la speranza che, come dice S.E. Mons. Francesco Oliva, “tale percorso sia accolto con entusiasmo e che ognuno sia disposto a fare la propria parte, riconoscendo che ogni formazione al senso della cittadinanza, della partecipazione civile, dell’abitare la casa comune, dell’affermazione del bene comune vada favorita ed accolta”.

SARA FAZZARI

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