Non conosco personalmente la dottoressa arrestata ieri sera al pronto soccorso di locri mentre, secondo gli articoli di stampa, intascava una “mazzetta” da 4000 euro quale acconto per il rilascio di un certificato medico utilizzabile in qualche giudizio civile.
I militari della guardia di finanza l’hanno beccata in flagranza di reato. Triste vicenda umana e squallida dal punto di vista professionale, il tutto reso ancora più triste e grave per il luogo della consumazione del “do ut des”. Oggi mi è capitato di leggere una filastrocca che recitava pressappoco così : “nessuno dice di sapere, sino a quando qualcuno non dice di sapere, allora si scopre che tutti sapevano”. Mi sembra il giusto ritornello da ripetere in una città che troppo spesso ha fatto finta di non sapere che una grande percentuale di persone, anche gli aventi diritto, sono state umiliate e costrette a pagare mazzette a CTU sanguisuga, avidi e perfidi, pur di avere riconosciuto il diritto di assegno di invalidità civile.
Questa dottoressa l’ha fatta sporca, non più di quanto la fanno e, forse più e più puzzolente, di tanti altri suoi colleghi che impunemente si fottono sino alla metà dei soldi arretrati perché riconosciuti, in nome del popolo italiano, invalidi o ammalati.
Pino Mammoliti fb