“La sanità regionale sta attraversando il momento più buio degli ultimi dieci anni, con un lunghissimo periodo di inutile commissariamento e con il ridimensionamento di servizi sanitari, anche di quelli cosiddetti essenziali a garantire la vita delle persone: questo in particolare per l’area della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Si continua ad assistere inermi all’alternanza dei vertici aziendali, con periodi di commissariamento alternati ad episodici momenti di gestione ordinaria dell’Azienda Sanitaria Provinciale senza però, nel contempo, assistere ad opere di risanamento del debito pubblico per la mancata chiusura dei bilanci economico-finanziari aziendali, per l’inesistente attuazione degli Atti aziendali, per il blocco delle assunzioni con le continue chiusure di reparti ospedalieri e per il conferimento fuori regola degli incarichi dirigenziali”, è quanto scrive la Segreteria Generale Giuseppe Martorano, Sergio Marino, Franco Barillà, Alfredo Curia, Nicola Fotia, Salvatore Denaro. “La carenza di personale medico ed infermieristico – proseguono- la fa da padrone in alcuni reparti ospedalieri o in ambulatori o servizi ritenuti essenziali, eppure con una responsabile ed oculata verifica diretta si potrebbero riscontrare alcune figure professionali che, non svolgendo del tutto o in parte la propria funzione, rimangono inutilizzati o sotto utilizzati per l’assolvimento di compiti non propri, né per branca specialistica né per competenza affine o per area medica.
L’ospedale di Locri è diventato, ultimamente, l’esempio tipico della mancata volontà dei vertici aziendali di superamento delle criticità gestionali anche al solo fine di garantire al minimo l’assistenza sanitaria: e riteniamo che gli Avvisi emanati di recente siano solo un modo per perdere ulteriormente tempo senza affrontare di fatto i problemi esistenti. Non ci stupisce dunque che l’assemblea dei sindaci della Locride abbia deciso per una azione di protesta, organizzando per giorno 20 un Sit-in al quale la Fil prenderà parte, e criticando apertamente l’operato del Commissario Scura che ai pur previsti tagli non ha fatto seguire una politica di riorganizzazione causando di fatto l’attuale situazione di emergenza di tutto il settore sanitario. Ribadiamo dunque con fermezza la responsabilità del Commissario Scura, che non è riuscito in nessuno dei compiti che gli erano stati affidati con la nomina; è invece riuscito ad “affondare” anche quei pochi presidi che garantivano i LEA sui territori trascinando la nostra provincia in coda a tutte le classifiche europee in ambito sanitario. A questo punto non comprendiamo perché il Governo non provveda a rimuovere il Commissario Scura, nonostante tutte le voci critiche che si registrano, ormai giornalmente, sul suo operato, provenienti dagli ambiti più disparati della società calabrese; perché l’on Dieni, oggi maggioranza di Governo, da sempre critica sull’operato del Commissario Scura, non si prodiga per risolvere finalmente questo rapporto fallimentare? Nel contempo invitiamo tutti i Sindaci della nostra provincia a dar vita ad un presidio permanente presso la Direzione Generale dell’ASP che duri finché non si inizieranno a dare risposte concrete ai tanti problemi riscontrati, a partire dal 22 Ottobre. Noi ci saremo, come sempre accanto ai lavoratori e ai cittadini”, conclude.
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